Il mistero intorno alla sorte di Antonio Bardellino, capo del clan dei Casalesi, continua a suscitare notizie. Secondo la sentenza del maxiprocesso Spartacus e il pentito Carmine Schiavone, Bardellino sarebbe stato ucciso in Brasile nel 1988 da Mario Iovine per vendicare l’omicidio del fratello Domenico. Tuttavia, il suo corpo non è mai stato trovato.
L’inchiesta sulla scomparsa di Bardellino ha preso una svolta interessante grazie a un certificato di nascita insolito. Presentato nel 2003 all’anagrafe di Formia dalla moglie del capoclan, il certificato riguarda la nascita di una bambina figlia della donna e di un uomo sconosciuto di nome Marco Bardellino Diana. Nonostante le indagini, questo presunto padre sembra essere come un fantasma, senza alcuna traccia.
La madre della bambina è l’ex compagna di Bardellino e il presunto padre porta il cognome del boss, Bardellino, associato al cognome della madre, Diana. Una strana coincidenza che solleva interrogativi sulle vere circostanze della scomparsa di Bardellino.
Durante le indagini, gli inquirenti hanno trovato altri elementi che sembrano suggerire che Bardellino non sia stato ucciso nel 1988, ma che abbia invece lasciato l’Italia per le Americhe. Recentemente, durante una perquisizione della polizia a Formia, è stato scoperto un piccolo vano sotterraneo in un appartamento precedentemente collegato al capo dei Casalesi. Questa scoperta potrebbe essere uno dei nascondigli di Bardellino.
Tutto ciò fa parte delle indagini condotte dalle Procure di Roma e Napoli sul tentato omicidio di Gustavo Bardellino, nipote del boss, avvenuto nel febbraio 2022. Le testimonianze raccolte dagli investigatori sono ancora in fase di valutazione per determinare la loro veridicità.
La vicenda continua ad avvolgersi in un mistero, lasciando aperte molte domande sulla sorte di Antonio Bardellino. Sarà necessario attendere ulteriori sviluppi e indagini per svelare la verità dietro questa storia intricata.