Attività della Dda di Catanzaro: scoperto gruppo criminale operante nel settore turistico

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha emesso oggi 32 misure cautelari per reati di associazione a delinquere di tipo mafioso. L’operazione è stata eseguita dai militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico). Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, usura e trasferimento fraudolento di valori. Inoltre, sono state sequestrate tre ditte operanti nel settore turistico, che gestivano uno stabilimento balneare a Nicotera Marina (Vibo Valentia) e un’attività commerciale con sede a Milano nel settore floreale.

Tutte le attività sono riconducibili a un gruppo di ndrangheta che domina nel vibonese, per un valore di circa 250mila euro. È stato inoltre confermato il sequestro preventivo di diversi immobili, terreni, partecipazioni societarie, complessi aziendali, ditte individuali e veicoli, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro, tra cui il villaggio turistico Sayonara, già oggetto di precedente sequestro.

I provvedimenti di oggi sono stati eseguiti nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Roma, Catania, Milano, Sondrio, Monza e Brianza, Cosenza, Caserta, Chieti e L’Aquila.

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di delineare la gravità indiziaria della presenza di un gruppo criminale, appartenente a una consorteria operante nella provincia di Vibo Valentia, che aveva acquisito il controllo di diverse attività commerciali, soprattutto nel settore turistico-alberghiero, influenzandone la gestione.

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