CASERTA. Enorme frode da 16 milioni di euro ai danni dello Stato riguardo ai crediti d’imposta per il Superbonus e i bonus edilizi. Un commercialista di Caserta e 18 imprenditori sono indagati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Questi sono i numeri dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Caserta che ha scoperto l’effettuazione, in modo fittizio, di ben 152 comunicazioni di cessione di crediti d’imposta relativi a sedici interventi di recupero del patrimonio edilizio, che in realtà non sono mai avvenuti e si riferiscono ad immobili mai censiti al catasto.
LA SEGNALAZIONE DEI MOVIMENTI SOSPETTI. In breve, si tratta di una vera e propria truffa. Tutto è iniziato da una segnalazione della direzione provinciale di Caserta dell’Agenzia delle Entrate, che ha evidenziato 152 comunicazioni di cessione di crediti d’imposta effettuate dallo stesso commercialista a favore dei suoi “clienti”, riguardanti interventi sul patrimonio edilizio di 16 immobili; ogni immobile era quindi oggetto di più richieste di cessione (tra Superbonus, Ecobonus, bonus per le facciate, eccetera).
I CREDITI “MONETA FISCALE”. L’indagine ha portato al sequestro di 16 milioni di euro considerati il provento delle frodi ai danni dello Stato. Si tratta di una truffa che ha come epicentro Caserta, ma che si estende in diverse parti d’Italia. Gli immobili, che non erano censiti al catasto e sui quali risultavano interventi di recupero del patrimonio edilizio mai effettuati, sono situati in diverse parti del territorio nazionale. Non solo. I crediti ottenuti in modo fraudolento sono stati successivamente ceduti, in alcuni casi, a società legate agli stessi beneficiari dei crediti falsi, che avrebbero potuto utilizzarli come “moneta fiscale” per pagare debiti fiscali o cederli ad altri soggetti per gli stessi scopi. Il sequestro è stato effettuato dagli investigatori proprio per evitare che ciò accadesse, evitando così il pericolo della circolazione dei crediti presenti nei cassetti fiscali di tutti i soggetti interessati.