La Polizia Penitenziaria si trova ancora una volta ad affrontare una giornata ad alta tensione. Sabato scorso, nel carcere di Fuorni, a Salerno, alcuni detenuti sono riusciti a sfondare il muro della loro cella e ad uscire nel corridoio della sezione, distruggendo tutto il sistema di telecamere. Il poliziotto di servizio al centralino si è accorto della situazione e ha immediatamente chiamato il Preposto Vigilanza armata. La sezione, che da tempo è diventata un luogo sopprimibile e accorpato ad altri posti di servizio, è stata devastata.
Giuliano Verdino, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, denuncia la situazione e sottolinea la mancanza di provvedimenti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. I poliziotti del distretto campano sono vittime quasi ogni giorno di episodi violenti da parte dei detenuti, una situazione sconcertante che richiede azioni risolutive immediate. La Casa Circondariale di Fuorni, a Salerno, è ormai in emergenza continua e si chiede quando gli uffici ministeriali prenderanno provvedimenti.
Anche Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del SAPPE, esprime preoccupazione per la situazione. Sottolinea che il personale della Casa Circondariale di Fuorni è costantemente in emergenza e chiede provvedimenti urgenti da parte degli uffici ministeriali.
Secondo Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, la situazione è critica a causa di una popolazione detenuta che non rispetta le regole e si sente autorizzata a fare tutto. Chiede l’applicazione immediata dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni per soggetti violenti e pericolosi. Inoltre, suggerisce di dotare al più presto la polizia penitenziaria di strumenti come il taser per difendersi dalla violenza di delinquenti che non rispettano le regole e le persone che rappresentano lo Stato.
La situazione nelle carceri sembra sempre più critica e richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti. È fondamentale garantire la sicurezza sia per il personale di Polizia Penitenziaria che per i detenuti stessi, al fine di creare un ambiente più stabile e rispettoso delle regole.