I nuovi sviluppi dell’indagine sui Bardellino: 4 indagati

Le recenti indagini stanno portando alla luce alcuni aspetti ancora attuali della famiglia Bardellino. Una delle inchieste è condotta dalla Dda di Roma e riguarda il tentato omicidio di Gustavo Bardellino, nipote del capo dei Casalesi Antonio Bardellino, avvenuto il 15 febbraio 2022 presso l’Autosalone Buonerba a Formia. Durante l’attacco, il nipote del boss è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco, di cui uno alla spalla. L’altra indagine, invece, è coordinata dal Sostituto Procuratore della Dda di Napoli Vincenzo Ranieri e sta esaminando presunti affari illeciti dei nuovi membri del clan Bardellino. Al momento, sono 4 le persone indagate per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Le due indagini procedono parallelamente, anche se a volte sembrano convergere. Sono state eseguite 20 perquisizioni, di cui 12 nel Basso Lazio e 8 in provincia di Caserta. Gli inquirenti hanno preso di mira il nucleo familiare dei Bardellino e i membri affiliati al clan. Nell’ambito dell’indagine della Dda di Roma, sono state iscritte nel registro degli indagati 3 persone legate al tentato omicidio di Gustavo Bardellino. Tra di loro, un costruttore di Formia di 47 anni, l’ex marito di Katia Bidognetti di 47 anni e il proprietario di un appartamento a Formia, dove è stato trovato un bunker utilizzato in passato da Antonio Bardellino. Durante le perquisizioni, è stato arrestato un 73enne di Formia per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. Inoltre, sono stati sequestrati supporti informatici appartenenti ai familiari dei Bardellino e ad alcuni presunti affiliati.

Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sono state preziose per le indagini. Secondo quanto riferito da alcuni pentiti, sembra che Antonio Bardellino non sia morto in Brasile nel 1988 per mano di Mario Iovine, come si pensava. Al momento, però, non è ancora chiaro se Bardellino sia ancora vivo o meno.

Uno degli elementi anomali che ha attirato l’attenzione degli investigatori è stata una conversazione intercettata tra Silvio Bardellino e il nipote Gustavo De Vita, in cui si scambiavano il saluto “salutami a papà”. Altra anomalia sono state le frequenti visite nell’appartamento di via Dei Pini da parte di Rita De Vita e dei figli.

Un’altra circostanza strana è stata la richiesta di riconoscimento in Italia di un certificato di nascita di una bambina nata nel 2003 a Santo Domingo, fatta da Rita De Vita e da un individuo di nome “Marco Bardellino Diana”, che si è poi scoperto non essere mai esistito. Infine, è stata notata la fretta dei familiari dei Bardellino nel richiedere nel 2018 la dichiarazione di morte presunta da parte del Tribunale di Napoli Nord. Tutte queste circostanze sono attualmente oggetto di indagine da parte della magistratura.

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