Il sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo, è al centro di un’indagine per diffamazione nei confronti del comandante della polizia municipale, colonnello Luigi Maiello. L’indagine è stata avviata dal pm della procura di Nola, Aurelia Caporale, a seguito degli attacchi lanciati da Russo durante la campagna elettorale dello scorso maggio. Durante i comizi, il sindaco aveva definito Maiello “uno sceriffo senza cervello che si è inventato la camorra e il sacco edilizio”. Il comandante aveva risposto con una querela.
Questi attacchi sono indirizzati verso colui che ha guidato due importanti indagini: una sulle infiltrazioni della camorra nelle aziende di pompe funebri di Pomigliano, Casalnuovo e Castello di Cisterna, e l’altra sul sequestro di numerosi cantieri edili per un totale di 300 appartamenti. Russo ha anche messo in dubbio la regolarità del concorso vinto da Maiello e ha minacciato di revocargli gli incarichi che ha anche a Giugliano e a Melito.
Le tensioni si sono acuite ulteriormente quando il sindaco ha rimosso dall’incarico di capo dell’ufficio tecnico e lavori pubblici l’architetto Lucia Casalvieri, che aveva dato un contributo determinante alle indagini di Maiello durante il mandato del precedente sindaco. Nell’indagine denominata “Piano Casa” sono emersi presunti illeciti, come volumi degli edifici gonfiati, certificazioni false e intrecci tra tecnici, politici, imprese e camorra.
Il sindaco ha giustificato questa rimozione per motivi organizzativi, ma si sospetta che sia un tentativo di ripulire l’ufficio tecnico da coloro che avrebbero lavorato per bloccare il Piano Casa. Russo ha anche rimosso il segretario generale del Comune, Matilde Esposito, nominata dal precedente sindaco.
Questa situazione ha portato alcuni parlamentari a chiedere l’invio di una commissione d’accesso al Comune di Pomigliano, poiché ci sono stati fatti gravi durante la campagna elettorale, tra cui la negazione dell’esistenza della camorra da parte del sindaco, denigrando chi la combatte.
Il sindaco ha replicato a queste critiche definendo i parlamentari come “il braccio armato di un miserabile progetto”. Oltre all’avviso di garanzia a Russo, l’indagine e le rimozioni degli incarichi stanno alimentando nuove tensioni all’interno del Comune di Pomigliano.