Due aggressioni in un solo giorno: il personale del 118 è di nuovo nel mirino. Anche quest’estate, le violenze sul personale sanitario continuano a aumentare nonostante l’intervento della polizia dislocata negli ospedali napoletani. I numeri parlano chiaro: nel 2023, a Napoli e provincia, si sono registrate in totale 41 aggressioni, di cui il 50% riguarda il personale del 118. Lo scorso anno, a fine luglio, i casi erano 35, quindi ci sono state 6 aggressioni in più rispetto al 2022. La pagina Facebook di “Nessuno Tocchi Ippocrate”, guidata dal medico del 118 Manuel Ruggiero, tiene traccia di queste aggressioni meglio di qualsiasi altro registro pubblico. Ruggiero stesso commenta che l’ultima aggressione è avvenuta al San Paolo, dove un parente ha distrutto un’ambulanza e ha preso a calci e pugni il mezzo. In un altro caso, i parenti di un paziente hanno minacciato e spintonato l’equipaggio del 118 perché volevano che il loro congiunto fosse trasportato in un ospedale specifico. Questi episodi dimostrano che il personale medico e infermieristico è diventato poco credibile agli occhi dei pazienti e dei loro familiari. Molti di loro non denunciano nemmeno le aggressioni per paura di ritorsioni da parte di persone coinvolte in attività illegali. Nonostante la presenza della polizia negli ospedali, il numero di aggressioni non si è ridotto. Ruggiero afferma che la polizia fa un ottimo lavoro di informazione e rassicura i pazienti e i loro familiari, ma i medici e gli infermieri sono ancora oggetto di violenze. Il medico del 118 sottolinea anche la necessità di installare telecamere sulle autoambulanze e di dotare il personale di bodycam per proteggerli. Inoltre, suggerisce che quando i parenti si presentano agitati in centrale, dovrebbe scattare automaticamente una segnalazione alla polizia. Infine, propone l’introduzione del pagamento del ticket per tutti i codici bianchi per evitare chiamate improprie e la presenza di unità mobili con psichiatra a bordo per assistere i pazienti in agitazione psicomotoria. Anche il leader regionale della Cisl medici, Lino Pietropaolo, propone la presenza della polizia in tutti i pronto soccorso per 24 ore al giorno. Queste soluzioni potrebbero garantire una maggiore sicurezza per il personale sanitario e migliorare il servizio offerto ai pazienti.

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