Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha annunciato che il maestro Pistoletto sta rielaborando l’opera ‘La Venere degli Stracci’ e si è mostrato disponibile a realizzare un nuovo intervento. Inoltre, c’è la possibilità che l’opera venga lasciata al Comune e posizionata in uno spazio protetto. Questa dichiarazione è stata fatta in risposta a un’interrogazione presentata dai consiglieri di Forza Italia, che chiedevano chiarezza sulla sicurezza dell’opera e sulle caratteristiche ignifughe della statua.

Il sindaco ha spiegato che non era possibile garantire una protezione assoluta dall’incendio e che comunque non era obbligatoria per legge. Il tema della resistenza al fuoco era stato discusso con l’artista, che aveva indicato che un trattamento più invasivo avrebbe modificato i materiali dell’opera. Pertanto, il Comune non può avanzare alcuna richiesta di risarcimento danni.

Nel frattempo, continua la raccolta fondi per la realizzazione della nuova Venere. Ma si è aperta anche una petizione per chiedere la scarcerazione di Simone Isaia, il senza tetto accusato di aver dato alle fiamme l’opera. La casa di accoglienza dell’associazione ‘Liberi di volare’ della Pastorale carceraria della Chiesa di Napoli, guidata da don Franco Esposito, ha lanciato un appello affinché Isaia venga curato anziché imprigionato. Secondo i volontari della Mensa del Carmine, dove l’uomo pranzava spesso, Isaia ha bisogno di aiuto. Quattro anni fa lavorava come garzone in un bar di via Chiaia, ma poi le sue condizioni mentali sono peggiorate. Attualmente, Isaia resta in carcere grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza di piazza Municipio che lo hanno individuato come l’autore dell’incendio.

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