Nel napoletano, precisamente a Barano d’Ischia, si è verificato un episodio spiacevole durante una partita di calcio under 14. Mentre i figli erano in campo a giocare, i genitori sugli spalti si sono trovati coinvolti in una lite che è presto degenerata in una vera e propria rissa. La situazione è stata così grave che il questore di Napoli ha deciso di emettere tre Daspo, ossia il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, nei confronti di tre cittadini napoletani, con età compresa tra i 47 e i 53 anni, per periodi che vanno da uno a tre anni. Queste persone sono state denunciate per aver partecipato alla rissa avvenuta durante la partita di calcio tra il Barano Calcio e lo Sporting Village Qualiano, che si è svolta lo scorso 9 febbraio presso lo stadio “Luigi di Iorio” di Barano d’Ischia.

Inoltre, un altro provvedimento di Daspo è stato emesso nei confronti di un 47enne napoletano, condannato per associazione per delinquere di tipo mafioso. Questa persona, già colpevole di reati gravi, ha ricevuto un divieto di accesso alle manifestazioni sportive per tre anni. È importante sottolineare che questa sanzione è stata emessa “fuori contesto”, cioè non direttamente legata all’episodio della rissa durante la partita di calcio, ma a causa di una condanna definitiva per reati mafiosi, avvenuta il 23 ottobre dello scorso anno.

È preoccupante constatare come un evento sportivo, che dovrebbe essere un momento di svago e divertimento per i ragazzi, possa trasformarsi in una situazione di violenza e litigi tra adulti. È fondamentale che i genitori e gli adulti presenti alle partite di calcio mantengano un comportamento corretto ed educato, in modo da dare un esempio positivo ai giovani atleti. È compito delle autorità competenti intervenire e sanzionare chiunque si renda responsabile di episodi di violenza negli stadi, al fine di preservare la sicurezza e l’integrità delle manifestazioni sportive.

In conclusione, è necessario promuovere una cultura dello sport sana e rispettosa, in cui il divertimento e la passione per il gioco siano al centro, senza che si verifichino episodi di violenza o litigi tra gli spettatori. Solo così sarà possibile garantire un ambiente sereno e sicuro per i giovani atleti e per tutti coloro che vogliono godersi una partita di calcio in tranquillità.

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