Un uomo è stato arrestato dopo essere stato latitante per 11 anni. Si tratta di Vincenzo La Porta, un 60enne di Napoli legato al clan Contini, parte del cartello criminale chiamato “Alleanza di Secondigliano”. I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli non si sono mai arresi e hanno continuato a cercarlo, fino a quando non hanno trovato un indizio che li ha portati a lui. Grazie alle indagini tradizionali e tecniche, hanno scoperto che si trovava sull’isola greca di Corfù. A tradirlo è stata la sua passione per il calcio e per il Napoli.

Dopo la vittoria dello scudetto, La Porta ha deciso di festeggiare e i carabinieri lo hanno riconosciuto in una foto scattata davanti a un ristorante. Indossava un cappello da baseball e teneva tra le mani una sciarpa azzurra. Dopo vari accertamenti e pedinamenti, con la collaborazione delle forze di polizia greche, i carabinieri sono riusciti a bloccarlo mentre era in sella al suo scooter.

Durante gli anni di latitanza, il 60enne è stato condannato in contumacia per essere stato il promotore di un’associazione criminale che si occupava di evasione fiscale, frode fiscale e truffe ai danni di fornitori esteri. I membri di questo gruppo sono riusciti ad ottenere una grande fetta di mercato grazie a forniture ottenute con garanzie praticamente inesistenti. Queste garanzie erano fornite da persone senza risorse o da società fittizie, che venivano poi lasciate fallire a discapito dei fornitori e dei creditori.

La Porta dovrà scontare una pena di 14 anni e 4 mesi di reclusione, in base a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli. Attualmente si trova in un carcere greco, in attesa di essere estradato.

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