Quindici mesi fa è emersa l’ultima tegola nell’inchiesta riguardante gli ospedali modulari, gli appalti per le forniture di mascherine e ventilatori durante l’emergenza covid. Da allora, però, sembra che il fascicolo sia fermo. Non ci sono state novità sul fronte procedurale riguardante i principali filoni dell’indagine condotta dalla Procura di Napoli. Un anno fa, nel maggio del 2022, sono stati notificati 19 avvisi di chiusura dell’inchiesta nei confronti di esponenti della cabina di regia che si occupavano della gestione della crisi covid in Campania. La Procura di Napoli ha avviato diverse linee di indagine, dalla turbativa d’asta alla violazione di atti coperti, coinvolgendo pubblici amministratori e manager privati. Queste indagini sono state avviate anche in seguito alle denunce presentate dall’ex parlamentare Marcello Taglialatela, leader di Campo Sud, riguardanti alcune opere realizzate o rimaste incomplete, come gli ospedali modulari di Ponticelli e le opere simili da realizzare negli ospedali di Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e al Ruggi di Aragona di Salerno.
Un’altra accusa riguarda il falso in relazione a un’interrogazione in consiglio regionale che chiedeva informazioni su una ditta che, secondo l’esposto, stava lavorando a Ponticelli il 22 marzo 2022, prima ancora della stipula del contratto. A questo punto, due manager hanno convenuto di elaborare una nota “a cazzimma” (come afferma uno dei due) per giustificare la presenza delle ditte sul cantiere. Tuttavia, questo escamotage evidentemente non ha convinto i magistrati. Ci sono anche accuse di turbativa d’asta riguardo alla procedura negoziata da 15 milioni, coinvolgendo un’ex esponente della cabina di regia che, in qualità di membro della commissione di gara, avrebbe dato il via libera a una società nonostante sapesse che questa non aveva a disposizione i ventilatori necessari per salvare i pazienti affetti da covid.
Ora spetta ai pm valutare le accuse e decidere se esercitare l’azione penale e richiedere un’udienza preliminare per giudicare i dirigenti pubblici, gli amministratori delle società e i presunti intermediari coinvolti, oppure separare le singole posizioni. Nel frattempo, la Procura contabile è intervenuta riguardo alle card regionali. Il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Severino Nappi, ha commentato dicendo che il passaggio dalla lanciafiamme e dalla Carta anti Covid alla Corte dei Conti è questione di un attimo, riferendosi all’invito a dedurre notificato al governatore De Luca.