Il pizzo di Ferragosto è stato richiesto direttamente dal nuovo capo del clan dei Casalesi. Questo è quanto riferiscono i collaboratori di giustizia Antonio Lanza e Vincenzo D’Angelo, riguardo al ruolo carismatico di Nicola Pezzella, conosciuto come Palummiello, all’interno della cosca camorristica dei Casalesi. Secondo i pentiti, Pezzella sarebbe attualmente il leader del clan dei Casalesi, gruppo Schiavone, al quale Palummiello era affiliato storicamente.
Secondo Lanza, Pezzella è il capo di un gruppo di persone grazie alle quali è diventato il reggente del Clan Schiavone dei Casalesi, detenendo armi e imponendo estorsioni. Inoltre, sarebbe determinato ad assumere la direzione del clan attraverso la violenza e i delitti di sangue. L’estorsione nei confronti di un imprenditore edile di Quarto, secondo il sostituto procuratore Maurizio Giordano della Dda di Napoli, rientrava nelle attività camorristiche del nuovo leader degli Schiavone. Nicola Pezzella è stato arrestato con l’accusa di estorsione aggravata dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi, insieme a Giuseppe Diana, conosciuto come o’ ciuciaro, e Antonio Barbato.
Nel luglio scorso, l’imprenditore è stato richiesto di pagare una somma di 15.000-20.000 euro per conto degli “amici di Casale”, presso uno dei cantieri in via Giotto ad Aversa. Dopo una trattativa estorsiva, considerando l’indisponibilità economica della vittima, è stata concordata una cifra di 8.000 euro, pagata in due rate da 4.000 euro a distanza di quindici giorni l’una dall’altra.