La tragedia avvenuta al largo di Furore ha lasciato una profonda impressione nel comandante e armatore del Tortuga, Tony Gallo. In particolare, i due bambini seduti sulla panchina del porto di Amalfi, ancora con i costumi addosso e all’oscuro della morte della madre, hanno colpito profondamente il comandante. Gallo, che ha due figli della stessa età, ha rivisto i suoi ragazzi in loro.
Il giorno dopo l’incidente, Gallo racconta con estrema lucidità la dinamica degli eventi. Il Tortuga era partito dall’isola de Li Galli alle 17:10 e alle 17:40 si trovava al largo del fiordo di Furore. Mentre il comandante guidava e i passeggeri festeggiavano, sono state le grida provenienti dal mare a richiamare l’attenzione di tutti. Una barca si stava dirigendo dritta verso di loro e nonostante i tentativi di evitare l’impatto, la collisione è stata inevitabile.
Immediatamente dopo l’incidente, Gallo ha visto la madre e la figlia cadere in mare a causa della collisione. Sono stati lanciati salvagenti e i marinai si sono gettati in acqua per aiutare la piccola e la donna. Mentre i soccorsi arrivavano e recuperavano la madre, la bambina è salita di nuovo sulla loro barca, ha legato il gozzo e poi è corso ad abbracciare il fratellino spaventato.
Lo skipper e il marito della donna sono rimasti leggermente feriti. Il marito si teneva la testa tra le mani e gridava che la sua vita era finita e che era distrutto. Ha detto anche al comandante di non averli visti. I soccorsi sono arrivati e la barca è stata indirizzata verso il porto di Amalfi. Prima di spostarsi, il Tortuga ha atteso l’autorizzazione della Capitaneria di porto e ha imbarcato i superstiti dell’altra barca.
Una volta attraccati, Gallo è sceso per fare test di alcol e droga. I superstiti sono stati presi in carico dalla Croce Rossa. Appena sbarcato, il comandante ha appreso che la signora era morta, ma nessuno dei suoi familiari lo sapeva. Gli è stato chiesto di fare da interprete e ha visto il bambino piangere, la sorellina abbracciarlo e il marito chiedere continuamente della moglie e se stesse bene. Probabilmente hanno saputo cosa era successo solo durante la notte.
I passeggeri del Tortuga sono spaventati, ma stanno tutti bene. Solo una sposa ha avuto una crisi di panico ed è stata portata in ospedale, ma è stata dimessa la stessa sera. Gli altri sono stati sentiti dagli inquirenti e nessuno ha accusato il colpo. Il Tortuga, con una stazza di circa 220 tonnellate, ha subito meno danni rispetto all’altra imbarcazione, che pesava almeno una tonnellata.
Secondo Gallo, cosa ha causato la collisione? Lo skipper potrebbe aver avuto un colpo di sonno? Assolutamente no, era esaltato. Il comandante si è ripercorso nella sua mente quei momenti molte volte per cercare delle risposte. Non capisce la manovra e sembra una manovra suicida.
Attualmente, il Tortuga è sotto sequestro, ma non ci sono danni e il suo avvocato ha presentato una richiesta di dissequestro per poter continuare con gli impegni programmati, come feste e un matrimonio. È un grande danno per loro.
Alla luce di quanto accaduto, Gallo sottolinea che ci sono molti charter seri che lavorano diligentemente, ma mentre gli operatori professionisti sono sottoposti a continui controlli medici e test antidroga, lo stesso non avviene per coloro che si improvvisano skipper per ottenere facili guadagni, mettendo così in pericolo la vita delle persone in mare.