La tragica morte della turista americana Adrienne Vaughan in seguito allo scontro tra due imbarcazioni in Costiera Amalfitana ha lasciato molti interrogativi sulle cause dell’incidente. Il capo della Procura di Salerno, Giuseppe Borrelli, ha dichiarato che la dinamica dell’accaduto è chiara, ma le cause non lo sono ancora.

Dalle prime indagini sembra che il motoscafo guidato da Elio Persico, indagato per omicidio colposo e naufragio colposo, stesse viaggiando ad una velocità elevata. Si sta cercando di verificare se l’imbarcazione era in modalità pilota automatico e se il sistema funzionava correttamente.

Lo skipper è risultato positivo ai test di alcol e cocaina, ma ulteriori analisi saranno necessarie per determinare quando ha assunto le sostanze stupefacenti e come abbiano influenzato il suo comportamento.

Sono in corso indagini anche per determinare la possibilità di ricostruire la rotta e la velocità delle due imbarcazioni, attraverso l’eventuale utilizzo di apparati tecnici presenti sulle barche. Il dottor Borrelli ha spiegato che la motonave Tortuga dispone di un apparato Ice che consente di tracciare rotta e velocità e ora bisogna verificare se anche il motoscafo ne era dotato.

La morte di Adrienne Vaughan è stata una tragedia che ha colpito profondamente la comunità e i suoi cari. La sua famiglia è ancora in lutto e suo marito è ancora ricoverato in ospedale per le ferite riportate nell’incidente. I loro due figli sono stati affidati al nonno paterno, che è arrivato in Italia dopo la tragedia.

Le indagini sul caso sono ancora in corso e si spera che possano fornire risposte definitive sulle cause dell’incidente. Nel frattempo, la comunità locale e le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza nelle acque della Costiera Amalfitana, al fine di evitare che tragedie come questa possano ripetersi in futuro.

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