Un terribile omicidio ha sconvolto Pontecagnano Faiano. Un quindicenne è stato sottoposto a processo immediato con l’aggravante della premeditazione e rischia l’ergastolo. La vittima è Marzia Capezzuti, uccisa in modo atroce e poi abbandonata in un tugurio a Santa Tecla, dopo essere stata torturata. Secondo il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno, Patrizia Imperato, l’omicidio sarebbe stato ampiamente pianificato. Il quindicenne, figlio di Mariabarbara Vacchiano e Damiano Noschese, è detenuto a Nisida, a Napoli, dallo scorso aprile. È accusato di aver partecipato, addirittura in prima persona, all’assassinio della giovane milanese, morta a marzo dello scorso anno dopo numerose torture. Il processo si svolgerà a dicembre davanti ai giudici del Tribunale per i minorenni di Salerno. I capi d’imputazione sono concorso nell’omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dal fine di ottenere l’impunità per i maltrattamenti precedenti e dai motivi abbietti, come la volontà di appropriarsi della pensione d’invalidità della vittima, e occultamento del cadavere. Quest’ultimo è stato compiuto nel cadente casolare abbandonato in via del Querceto, alle porte di Montecorvino Pugliano. Per tutti i dettagli, consultare il quotidiano in edicola.

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