L’importanza dell’attività notarile nella società

L’attività notarile è senza dubbio una delle più delicate e complesse, poiché si interfaccia quotidianamente con la collettività in molteplici sfaccettature, in cui è indispensabile l’ufficializzazione di un atto pubblico.

La figura del notaio, nel corso degli anni, ha subito una inevitabile e sottile trasformazione. Pur essendo un pubblico ufficiale da cui dipende la validità di quanto rogato, il notaio è diventato anche un libero professionista, attento sia alla cura degli interessi della collettività che dei propri. Nulla può essere considerato scontato e automatico in un’attività così delicata, che può avere conseguenze di grande impatto sociale ed economico.

Questo argomento è stato recentemente approfondito dallo Studio Legale Labonia, che ha analizzato attentamente una recentissima ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 23600 del 02 agosto 2023. In essa si stabilisce che l’attività notarile, nell’ambito delle compravendite immobiliari, non può limitarsi a attestare il mero accertamento della volontà delle parti e a curare solo la corretta compilazione dell’atto: è necessaria un’attività preparatoria e successiva, che assicuri la corretta informazione sugli effetti tipici del rogito.

Quindi, per svolgere in modo completo il suo ufficio, il notaio deve anche porre in atto azioni di “consiglio e dissuasione”, qualora ne ravvisi la necessità. Il “consiglio” è necessario per chiarire questioni tecniche a chi, non avendo conoscenze specifiche, non è in grado di percepire appieno i rischi derivanti da un atto, per quanto formalmente perfetto. Questa è la “ratio” generale, avvalorata dall’attento esame condotto dall’avvocato Simone Labonia, in riferimento all’ordinanza presa in esame.

Nel caso specifico, la Cassazione ha dato ragione ai ricorrenti, che erano stati sconfitti nei primi due gradi di giudizio, riguardo al riconoscimento di responsabilità professionale a carico di un notaio che non aveva spiegato loro in modo comprensibile che l’assunzione da parte degli acquirenti di un mutuo preesistente non li avrebbe liberati dalle responsabilità assunte in precedenza con la banca. Questo fino al completamento, successivo all’atto, della manifestazione di volontà da parte dell’acquirente e dell’accettazione ufficiale da parte dell’istituto bancario erogante.

I venditori, all’insaputa loro, erano rimasti responsabili, a causa dell’inadempimento nei pagamenti del mutuo da parte di chi avrebbe dovuto subentrare. Le sentenze precedenti sono state annullate e gli atti sono stati rinviati alla Corte d’Appello per un esame più attento della questione legale.

Per ulteriori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica degli avvocati dello Studio Legale Labonia.

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