Controlli dei Nas: strutture abusive e cibi scaduti, oltre 290mila euro di sanzioni

I carabinieri dei Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) hanno effettuato 883 controlli in tutta Italia, concentrati sugli stabilimenti balneari e i villaggi turistici. I risultati sono stati allarmanti: su 257 strutture ispezionate, ben il 31% si è rivelato irregolare. Sono state contestate 415 sanzioni penali e amministrative, per un totale di oltre 290mila euro. Inoltre, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e disposti 20 provvedimenti di chiusura, a causa di “gravi criticità strutturali ed igieniche per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro”.

Tra le irregolarità riscontrate, figurano otto strutture che risultavano attive e funzionanti nonostante l’assenza di autorizzazione. Inoltre, durante i controlli presso tre stabilimenti balneari nella provincia di Napoli, sono stati sequestrati 250 kg di prodotti alimentari (carne, pesce e preparati di gastronomia) privi di indicazione utile alla rintracciabilità. È stata quindi disposta la sospensione immediata dell’attività di somministrazione alimenti in uno dei tre stabilimenti, a causa dei requisiti minimi igienico-sanitari non rispettati e degli ambienti sporchi, privi di sistemi antintrusione per insetti volanti e con attrezzature arrugginite. Il valore dell’attività e delle attrezzature sottoposte a vincolo ammonta a 300mila euro.

I carabinieri dei Nas di Reggio Calabria hanno inoltre scoperto che uno stabilimento balneare era stato trasformato in una discoteca all’aperto durante le ore serali, con la presenza di circa 500 persone, senza le necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Le principali violazioni riscontrate riguardano le carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso trovati in spazi ristretti e privi dei requisiti minimi per garantire condizioni ottimali di funzionamento e manutenzione. Sono state anche riscontrate situazioni di inosservanza della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione dei rischi per gli utenti, compresa la mancanza di pulizie periodiche, sanificazioni e disinfestazioni. Nei punti ristoro interni alle strutture sono stati sequestrati oltre 2 tonnellate di alimenti irregolari, destinati alla somministrazione ai clienti, risultati scaduti, senza tracciabilità e conservati in pessime condizioni.

I carabinieri dei Nas di Livorno hanno disposto la chiusura di tre ristoranti collegati a stabilimenti balneari, di cui uno nella provincia di Livorno e due nella provincia di Lucca. Durante i controlli è stata riscontrata la presenza di sporco accumulato, tracce di unto in tutti gli ambienti, sugli impianti e sulle attrezzature di lavorazione. Nel caso dello stabilimento di Livorno, sono state trovate anche insetti e blatte morte sul pavimento della cucina e della zona di stoccaggio degli alimenti. Il valore stimato delle tre attività sospese supera complessivamente il milione di euro.

Un altro sequestro significativo è stato effettuato dai carabinieri dei Nas di Catania, che hanno trovato 90 litri di olio d’oliva confezionati in contenitori privi di etichetta, chiaramente in stato di irrancidimento, e 5 kg di carne in pessime condizioni di conservazione.

Questi controlli dei Nas hanno messo in luce una serie di gravi irregolarità e violazioni delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza, che mettono a rischio la salute dei consumatori. È fondamentale che le autorità competenti intensifichino i controlli e adottino misure severe per garantire la sicurezza e la qualità dei servizi offerti negli stabilimenti balneari e nei villaggi turistici.

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