Il gip Santoro ha sottolineato che questo patto tra i clan cambierà completamente la situazione della criminalità organizzata nella zona est di Napoli. L’alleanza tra questi tre gruppi, secondo l’ordinanza di custodia cautelare, è molto solida e si sono definiti come “una sola cosa”. Questa alleanza è emersa durante le indagini sull’estorsione di un ristoratore di Barra, che gestisce un locale a Volla.

L’asse di camorra formato dai Mazzarella-D’Amico, dai De Micco-De Martino e dagli Aprea preoccupa le autorità, che temono un aumento della criminalità e della violenza nella zona est di Napoli. Questi clan sono noti per le loro attività illegali, come l’estorsione, il traffico di droga e le estorsioni mafiose.

L’obiettivo di questo patto sembra essere quello di consolidare il controllo territoriale e di aumentare i profitti derivanti dalle attività criminali. La cooperazione tra i clan permette loro di condividere risorse e informazioni, rendendoli più potenti e difficili da contrastare per le forze dell’ordine.

Le autorità devono fare tutto il possibile per contrastare questa alleanza criminale e debellare la presenza della camorra nella zona est di Napoli. È necessario aumentare la presenza delle forze dell’ordine, intensificare i controlli e lottare contro il riciclaggio di denaro sporco.

Inoltre, è fondamentale coinvolgere la comunità locale nella lotta contro la criminalità organizzata. Solo attraverso una collaborazione tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine sarà possibile debellare la camorra e ripristinare la legalità nella zona est di Napoli.

È importante che le autorità non abbassino la guardia e continuino a combattere la criminalità con determinazione e fermezza. Solo così sarà possibile “cambiare” Napoli Est e ridare ai cittadini la sicurezza e la tranquillità che meritano. La lotta contro la camorra non è solo un compito delle forze dell’ordine, ma di tutta la società. Solo insieme si potrà sconfiggere questa piaga e costruire un futuro migliore per Napoli Est.

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