L’avvocato Antonio Tafuri, ex presidente dell’Ordine degli avvocati, ha commentato le indagini contabili e penali sul buco milionario nelle casse dell’ente. Tafuri ritiene che sia doveroso fare chiarezza su ogni aspetto, ma sottolinea di non avere avuto notizie di irregolarità nella elaborazione del bilancio. Riguardo alle ipotesi di distrazione delle rette annuali versate dagli avvocati, l’ex presidente dell’Ordine afferma che è impossibile creare fondi neri in questo modo, poiché i pagamenti vengono immediatamente contabilizzati. Tafuri ricorda che durante la sua presidenza non sono mai state riscontrate difformità nei pagamenti effettuati dagli avvocati. Secondo lui, il problema principale è la sostenibilità delle spese istituzionali, non l’irregolarità delle entrate. Tuttavia, non si pronuncia sulle intenzioni di chi curava gli adempimenti fiscali. Tafuri afferma di non aver ricevuto segnalazioni dagli organi di controllo durante i quattro anni di presidenza e ritiene che questa sia una questione da approfondire per le Procure. Riguardo alle verifiche contabili affidate a una società esterna dal nuovo consiglio dell’Ordine, Tafuri non è d’accordo, ritenendo che sia un compito da svolgere internamente. Infine, non fa previsioni sulle indagini in corso, ma si augura che il consiglio dell’Ordine corregga la gestione contabile delle spese e prosegua la spending review avviata durante la sua presidenza.

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