Blitz contro l’irregolarità nel settore agricolo a Giugliano
Nella settimana prima di Ferragosto, è stato effettuato un blitz congiunto dal Ministero del Lavoro e dalla Guardia di Finanza nel territorio di Giugliano, dove sono presenti attività agricole legate alla raccolta del pomodoro.
All’operazione hanno partecipato 12 ispettori del lavoro e 10 militari delle Fiamme Gialle, supportati da due mediatori culturali dell’OIM (Organizzazione Internazionale Migranti).
Le ispezioni hanno coinvolto tre aziende, tutte risultate irregolari dal punto di vista lavorativo, previdenziale e della sicurezza sul lavoro.
In particolare, sono stati scoperti 9 lavoratori irregolari su un totale di 13 posizioni lavorative controllate, di cui uno extracomunitario senza permesso di soggiorno e quindi non occupabile.
Inoltre, sono state riscontrate numerose violazioni della normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro, come la mancata fornitura di dispositivi di sicurezza, l’assenza di sorveglianza sanitaria e la mancanza di informazione e formazione previste.
Per due aziende è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto avevano una percentuale di lavoratori irregolari pari o superiore al 10%.
Saranno contestate sanzioni amministrative per circa 30.000 euro, oltre al recupero delle contribuzioni previdenziali e assicurative, e verranno adottate misure di prescrizione per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro.
Un datore di lavoro è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per l’impiego illecito di lavoratori privi di permesso di soggiorno e lo sfruttamento del lavoro, in base all’articolo 603 bis del codice penale.
Questa operazione è il risultato di una stretta sinergia tra le istituzioni statali, rafforzata dal Protocollo d’Intesa firmato tra l’Ispettorato del Lavoro e il Comando Generale della Guardia di Finanza.
Le attività di vigilanza nell’agricoltura, che mirano principalmente a contrastare il fenomeno del caporalato, si svolgono nell’ambito del memorandum sulla lotta allo sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri e la protezione dei migranti vittime di reato, voluto dal Procuratore della Repubblica di Napoli Nord lo scorso luglio e coinvolgente tutti gli attori istituzionali impegnati nella lotta allo sfruttamento lavorativo.