Denuncia per speculazione sul caro-carburanti in Campania

Il Codacons ha presentato una denuncia alle Procure della Repubblica di diverse città campane, tra cui Napoli, Aversa, Benevento, Avellino, Salerno, Nola, Santa Maria Capua Vetere e Torre Annunziata, nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio. Nella denuncia si chiede anche di congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana. Contestualmente, vengono denunciate anche le pompe e i grossisti che hanno speculato sui prezzi durante le vacanze degli italiani.

Il Codacons interviene in Campania per denunciare il caro-carburanti che ha colpito gli spostamenti dei cittadini durante l’estate. Si fa notare l’incredibile paradosso rappresentato dai maggiori incassi per lo Stato derivanti dall’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio, sotto forma di accise. Si chiede quindi di sanzionare le pompe e i grossisti responsabili di speculazioni.

L’Associazione ricorda che gli effetti negativi della decisione di non rinnovare lo sconto sulle accise erano già noti da mesi e critica il Governo per non aver mantenuto le promesse elettorali di tagliare le accise. Le tasse sulla benzina rappresentano una mazzata per il portafogli degli italiani, con conseguenze dirette e indirette sui prezzi dei prodotti trasportati e sulle tariffe dei servizi. Il Governo dovrà rispondere a questa incongruenza in termini di consenso, se non verranno trovate soluzioni alternative per tutelare gli automobilisti.

Il Codacons punta il dito anche contro le pompe e i grossisti responsabili di speculazioni. Dopo aver chiesto alle Procure della Repubblica di indagare sui rincari registrati durante le partenze degli italiani, aprendo un’indagine per verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio, l’Associazione chiede controlli e sequestri presso gli impianti che vendono la benzina a prezzi eccessivamente alti.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, dichiara che non è accettabile fare cassa con i rincari spaventosi sulla benzina durante l’estate. Si chiede quindi all’autorità giudiziaria di intervenire congelando i soldi che stanno affluendo nelle casse statali e sanzionando le speculazioni in corso.

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