La Procura della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) ha concluso le indagini sul gruppo guidato da Mario De Luca, coinvolto in un’inchiesta sulle estorsioni e il recupero di crediti da parte del clan dei Casalesi. Secondo gli inquirenti, il clan avrebbe avuto anche la collaborazione di esponenti del clan Belforte di Marcianise.

I pubblici ministeri della Dda, Luigi Landolfi e Vincenzo Ranieri, hanno notificato agli indagati gli avvisi di chiusura delle indagini e si preparano ora a chiedere il rinvio a giudizio. Tra gli indagati figurano diverse persone provenienti da diverse città della provincia di Caserta, tra cui San Cipriano d’Aversa, Villa Literno, Teverola, Casal di Principe, e Marcianise.

L’attività investigativa, che ha coperto un periodo tra agosto 2017 e gennaio 2018, ha rivelato l’operatività di un sodalizio criminale guidato da Mario De Luca, suo fratello Antonio e il cugino Mario Raffaele De Luca, figlio di Giancarlo, esponente storico della fazione Bidognetti. Il gruppo si occupava di estorsioni nei confronti di attività commerciali, chiedendo soldi come regalo per i carcerati. Inoltre, si occupava anche del recupero di crediti, come nel caso di un titolare di una rimessa di barche a Castel Volturno, al quale il gruppo chiese soldi per conto di un fornitore che aveva un credito di 80mila euro.

Le indagini hanno coinvolto 22 persone, che ora si preparano ad affrontare il processo. Si tratta di un importante risultato nell’ambito della lotta contro la criminalità organizzata, che dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare il potere dei clan e garantire la sicurezza dei cittadini.

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