Incendio doloso sul Monte Tifata: intervento di Protezione Civile e Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme

Ieri si è verificato un incendio di probabile origine dolosa sul Monte Tifata, nel comune di San Prisco, che ha richiesto un intervento di oltre 12 ore da parte della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco per essere domato. Le fiamme, spinte dal forte vento, hanno lambito pericolosamente l’acquedotto campano, creando un’importante emergenza.

Le operazioni di spegnimento sono iniziate nel tardo pomeriggio di ieri, quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi dalla zona pedemontana verso la parte alta del rilievo montuoso. Fortunatamente, grazie all’intervento immediato del personale della Protezione Civile di San Prisco, che stava svolgendo un servizio di pattugliamento antincendio e ha notato le fiamme, è stato possibile salvare diversi ettari di ulivi secolari. Tuttavia, il rogo si è diffuso distruggendo una vasta area di macchia mediterranea.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale per indagare sulla possibile origine dolosa dell’incendio. È infatti molto probabile che le fiamme siano state appiccate volontariamente, considerando la velocità con cui si sono propagate e il fatto che si sia verificato in una zona di difficile accesso.

L’incendio ha causato notevoli danni ambientali, oltre che mettere a rischio l’acquedotto campano. La macchia mediterranea è un ecosistema prezioso e la sua distruzione rappresenta una grave perdita per la biodiversità della zona.

Questo episodio sottolinea ancora una volta l’importanza di prevenire gli incendi dolosi e di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di tutelare il territorio. È fondamentale che ognuno faccia la propria parte per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro. Le autorità competenti devono inoltre intensificare i controlli e le indagini per individuare e punire i responsabili di questi atti criminali che danneggiano l’ambiente e mettono a rischio la sicurezza di tutti.

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