Tragedia a Roccamandolfi: giovane donna muore per la caduta in un burrone durante una gita

Ieri mattina, la mamma di Elia Caroccia insieme al fratello e al figlio Salvatore si sono recati in macchina all’ospedale di Isernia. Nell’obitorio si trova il corpo straziato della figlia, morta a causa della caduta in un burrone situato sotto il sentiero vicino al ponte tibetano di Roccamandolfi, il paese molisano dove la ragazza era in gita. Oggi mattina, il medico legale designato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia effettuerà l’esame del cadavere per determinare le cause del decesso. Al momento sembra esclusa l’autopsia. La Procura non ha aperto un’inchiesta, ma solo un fascicolo. Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente sono state affidate ai carabinieri della Stazione di Cantalupo del Sannio. Sono stati ascoltati il fidanzato Pasquale Ferraro e la coppia che era in vacanza con loro, che sembrano essere gli unici testimoni dell’accaduto. I due amici erano leggermente più avanti, a una ventina di metri, rispetto a Elia e Pasquale. Di solito, l’area non è molto frequentata dai turisti che si fermano al ponte, ma il gruppo di giovani ha deciso di proseguire domenica. La versione dei tre amici è stata la stessa e probabilmente è per questo motivo che non è stata aperta un’inchiesta, dal momento che la dinamica sembra essere chiara. Elia sarebbe scivolata dopo aver perso l’equilibrio, cadendo da un’altezza di 80 metri tra rocce e vegetazione. Ieri mattina, i carabinieri hanno chiesto agli operatori del soccorso alpino del Cnsas di scendere nuovamente nella scarpata per recuperare gli ultimi effetti personali della donna, tra cui il cellulare, la borsa e gli occhiali da sole. Il sentiero, che era stato transennato, è stato riaperto in quanto non è stato posto sotto sequestro. Subito dopo l’incidente, è circolata la voce che i due fidanzati volessero scattare una foto in ricordo della gita e che forse la ragazza sia inciampata o scivolata finendo nel burrone. C’è chi sostiene anche che non indossasse le scarpe adatte per un’escursione del genere. Emiddio Ventre, insegnante del fratello di Elia e amico della famiglia, ha affermato che “un sentiero del genere dovrebbe avere una recinzione di protezione. Ho visto le immagini su Google e sembra che sia a picco”. Sui diversi siti che descrivono le caratteristiche della zona, il percorso viene definito facile, ma altri sentieri intorno al torrente Callora presentano difficoltà maggiori. Nel frattempo, a Nocera Inferiore, la tragica morte di Elia ha commosso l’intera comunità. Il Comitato della festa di San Rocco, la cui chiesa è vicina alla casa della vittima, ha deciso di posticipare le celebrazioni previste per ieri sera. Elia Caroccia faceva parte della Gifra, la Gioventù Francescana che anima la chiesa di Sant’Antonio. Insieme a lei c’erano anche la madre Virginia e il fratello Salvatore. La giovane ha partecipato, anche come animatrice, alle diverse edizioni di Una Mano per il Sorriso, un’esperienza di solidarietà e fraternità per i più piccoli. Proprio ieri è iniziata l’edizione 2023, durante la quale un gruppo di bambini svantaggiati è stato accompagnato a Perdifumo per alcuni giorni di vacanza. “Vogliamo rivolgere il nostro dolce pensiero e una preghiera forte ad Elia che, dal cielo, gioisce con noi e con i bambini che vivranno questi giorni di fraternità”, hanno dichiarato i responsabili dell’evento. In passato, la giovane aveva anche partecipato a Mani Tese Verso il Mondo, giornate dedicate alle visite nelle carceri. Con il suo gruppo, era stata a Poggioreale, Fuorni e Secondigliano per portare un gesto di vicinanza ai detenuti. Il Comune ha affisso un manifesto nel quale si esprime solidarietà alla famiglia Caroccia per la tragica scomparsa della giovane Elia.

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