La mancanza di acqua nelle celle del carcere di Avellino ha scatenato una violenta rissa che ha coinvolto una trentina di detenuti. Tre detenuti napoletani sono stati trasportati in ospedale con gravi ferite, tra cui uno a cui è stato strappato un pezzo di naso. Gli altri hanno riportato fratture alle costole e lesioni alla milza. Durante le operazioni di contenimento dei disordini, anche un agente penitenziario è stato portato in pronto soccorso per un malore. I sindacati degli agenti hanno protestato per la scarsa presenza di personale nel carcere. Nella sezione penale, dove si sono verificati i fatti violenti, c’erano solo due poliziotti penitenziari in servizio.
La situazione è molto tesa da diversi giorni. Ieri, i detenuti dell’Alta Sicurezza hanno protestato per la mancanza di acqua, uscendo dalle loro celle e raggiungendo i cancelli per chiedere spiegazioni. I protagonisti della rissa sono stati i detenuti della sezione penale, divisi in due gruppi a causa di scontri di potere all’interno del carcere. I poliziotti in servizio hanno cercato di placare gli animi, ma la situazione è rimasta difficile e tesa per diverse ore. I tre detenuti feriti sono stati ricoverati all’ospedale Moscati, con prognosi di oltre venti giorni. Gli altri detenuti coinvolti sono stati curati nell’infermeria del carcere. Cinque detenuti della provincia di Napoli, ritenuti responsabili della rissa, sono stati allontanati dall’istituto e la Procura della Repubblica di Avellino è stata informata degli eventi.
La situazione è stata resa ancora più ingestibile dalla grave carenza di personale nel carcere. Ci sono stati black out elettrici che hanno interrotto l’erogazione dell’acqua, lasciando i detenuti senza acqua anche durante la doccia. I disagi sono aumentati progressivamente, portando alla protesta dei detenuti. Anche i detenuti delle sezioni comuni hanno aderito alla protesta, scatenando il caos. Alcuni detenuti hanno approfittato della situazione per compiere una spedizione punitiva nei confronti di due detenuti marocchini, che sono stati brutalmente picchiati.
I sindacati degli agenti penitenziari hanno annunciato una dettagliata denuncia per la situazione che si sta verificando a Bellizzi Irpino. Chiedono un decreto che consenta nuove assunzioni straordinarie e il potenziamento delle attrezzature, prendendo atto dell’emergenza in corso. Secondo Emilio Fattorello, consigliere nazionale dell’Osapp, la gestione del carcere di Avellino è fallimentare a causa dell’assenza di un direttore e di un comandante del reparto. Le visite dei funzionari ministeriali e dell’osservatorio sulle condizioni delle carceri, avvenute durante le festività di Ferragosto, hanno dato un’immagine completamente diversa dalle reali condizioni di emergenza vissute dai detenuti e dalle difficili condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria e degli altri settori, in particolare quello sanitario.