Una donna detenuta nel carcere di Lauro, in provincia di Avellino, si trova attualmente in condizioni critiche all’ospedale di Avellino dopo aver ingerito candeggina nel tentativo di togliersi la vita. La notizia è stata riportata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, attraverso il Segretario Generale Donato Capece, che ha sottolineato come l’intervento tempestivo degli agenti penitenziari e delle altre detenute abbia salvato la vita della donna. Nonostante ciò, la sua condizione rimane grave e si trova in codice rosso presso l’ospedale irpino.

Capece ha evidenziato che la scelta di togliersi la vita è spesso legata a uno stato psicologico di disagio, sottolineando come chi finisce nel mondo della devianza sia spesso portatore di problematiche personali, sociali e familiari. Secondo il leader del SAPPE, questo ennesimo tentativo di suicidio all’interno del carcere dimostra che i problemi sociali e umani persistono all’interno delle carceri, nonostante la diminuzione della popolazione carceraria. Negli ultimi 20 anni, infatti, gli agenti penitenziari hanno sventato più di 23mila tentativi di suicidio e impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo avessero conseguenze fatali.

Capece ha concluso affermando che il suicidio e il tentato suicidio di un detenuto rappresentano un forte fattore di stress per il personale di polizia e per gli altri detenuti. La notizia mette in luce l’importanza di affrontare le problematiche psicologiche e sociali all’interno del sistema carcerario, al fine di prevenire tragedie come queste.

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