Nella serata di ieri, si è verificato un grave episodio di violenza nel carcere di Salerno. Due detenuti di origine napoletana, appartenenti al circuito di media sicurezza, hanno appiccato un incendio nella sala giudici e avvocati. La denuncia arriva da Tiziana Guacci, segretario regionale della Campania del Sappe.

Secondo Guacci, i due detenuti erano stati lasciati liberi di girovagare per giorni presso la rotonda d’ingresso e venivano rinchiusi solo di sera nel corridoio della sala giudici/avvocati, poiché si rifiutavano di essere allocati nelle camere detentive e pretendevano il trasferimento presso altri istituti. Il Sappe ha denunciato da tempo la gestione troppo morbida e permissiva da parte del responsabile della sicurezza, che permetteva ai detenuti di rimanere per molte ore nella rotonda d’ingresso, come accaduto ieri con i due detenuti responsabili degli episodi di violenza.

Guacci ricorda anche che il Sappe ha denunciato più volte il grave sovraffollamento del carcere di Fuorni, che porta all’assegnazione dei detenuti alle celle destinate all’isolamento disciplinare e alla sezione ex art. 32, rendendo impossibile attuare tale regime. Tuttavia, le segnalazioni del sindacato non sono state prese in considerazione dal provveditore della Campania, se non con una nota del 27 luglio in cui si annunciava una visita all’istituto salernitano.

A seguito dell’incendio di ieri, tre poliziotti sono stati intossicati dal fumo e sono stati portati in ospedale, mentre altri sono stati curati dall’infermeria interna. Il direttore del carcere, il comandante e il personale di polizia chiamato fuori servizio sono intervenuti per ripristinare l’ordine. Questo episodio mette ancora una volta in luce i problemi che affliggono il sistema carcerario italiano e la necessità di una gestione più attenta e rigida per garantire la sicurezza di tutti.

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