“Protesta per la consegna delle case popolari nel quartiere Capodimonte: venti famiglie ancora in attesa”
Le famiglie beneventane assegnatarie delle case popolari nel quartiere Capodimonte sono ancora in attesa della consegna dei loro alloggi. Sebbene siano state assegnate da molto tempo, i lavori di completamento non sono ancora terminati. Alcuni dei dieci ascensori non sono ancora stati attivati, ma secondo i futuri inquilini questo problema può essere superato. D’altra parte, tutte le altre utenze sono già disponibili. La situazione è diventata insostenibile per i beneficiari che ieri mattina hanno deciso di manifestare davanti alla sede dell’Acer e poi a Palazzo Mosti. Una delegazione di contestatori è stata ricevuta da un funzionario dell’Ufficio settore patrimonio del Comune di Benevento, che ha fissato per il prossimo mercoledì un incontro con l’assessore alle Politiche abitative per discutere della questione. Durante la manifestazione davanti alla sede comunale, i manifestanti hanno espresso pacificamente il loro disagio, dopo anni di vita in alloggi fatiscenti e ai limiti dell’abitabilità.
Gino Tassella, uno degli assegnatari ancora senza casa, ha spiegato che è inaccettabile che dopo quaranta telefonate abbiano potuto confrontarsi solo con un dipendente dell’ufficio Patrimonio. Al Comune c’erano solo dieci persone, compreso il comandante della Municipale che ha spiegato che era un giorno festivo. Tassella ha aggiunto che hanno parlato con un impiegato dell’ufficio Patrimonio a Palazzo Mosti, il quale ha cercato di rassicurarli dicendo che la settimana prossima ci sarà un incontro tra l’amministrazione comunale e l’Acer. Le venti famiglie assegnatarie sperano che l’incontro di mercoledì possa finalmente fare chiarezza sulla questione e conoscere la data di consegna delle loro case. Durante il sit-in, Amedeo Rillo, un altro assegnatario, ha espresso la preoccupazione che le loro case possano essere occupate abusivamente da altre persone se i ritardi nella consegna continuano. La situazione sarà monitorata dalle sigle sindacali di settore.
Paolo Iorio del Sunia ha dichiarato che l’Acer non deve dimenticare le altre venti famiglie in attesa delle case e spera che i lavori vengano completati rapidamente. Gli appartamenti sono pronti, ma mancano gli ascensori. Iorio ha sottolineato che le persone assegnatarie sono molto sfiduciate, in attesa da dieci anni di un alloggio popolare e vivono in una situazione di precarietà. Chiede che anche per i venti alloggi ricavati dai sottotetti ci siano tempi certi per la consegna.
Dopo anni di attesa e indisponibilità degli alloggi, il conto alla rovescia per avere la possibilità di accedere a una casa popolare è finalmente iniziato. Il sindaco della città, Clemente Mastella, aveva promesso un mese di tempo per rendere nuovamente abitabili le venti abitazioni da assegnare agli aventi diritto.