Monsignor Spinillo: di fronte al degrado ci si sente più soli
Monsignor Angelo Spinillo, vescovo della diocesi di Aversa, ha proposto al Papa Francesco di visitare il Parco Verde durante una possibile nuova visita in Campania. Questo gesto sarebbe un segnale forte di attenzione e vicinanza. Il vescovo punta l’indice sulle responsabilità del degrado del territorio, in particolare facendo riferimento al capannone dove si sono consumati gli abusi sulle due cuginette. Questo luogo rappresenta un monumento all’abbandono e di fronte a tale degrado ci si sente più soli, sia come individui che come comunità.
Monsignor Spinillo si riferisce anche alle numerose strutture realizzate ma poi lasciate inutilizzate a causa dell’incuria. A suo parere, lo Stato non può permettere che le opportunità vengano sprecate e lasciate inutilizzate, definendo tale situazione una vergogna.
Nel frattempo, le indagini sul caso degli abusi continuano. Massimiliano Iervolino, segretario dei Radicali italiani, ha dichiarato che il Parco Verde di Caivano è controllato dalla Camorra e non dallo Stato. Questo luogo viene utilizzato, tra le altre cose, per lo spaccio di droga. Iervolino sottolinea l’importanza di una politica antiproibizionista sulle sostanze stupefacenti, sostenendo che senza di essa queste zone non verranno mai liberate. In Italia, esiste un giro d’affari di 14 miliardi di euro all’anno legato alla droga, che porta morte, stupri e controllo del territorio. Iervolino fa riferimento ai pentiti degli anni ’80, come Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno e Luigi Giuliano, che hanno parlato di questa situazione, ma che non sono stati ascoltati in merito. Si chiede il motivo di tale mancanza di attenzione.
La situazione del Parco Verde di Caivano e del degrado del territorio rappresentano una realtà preoccupante che richiede l’intervento delle istituzioni e una riflessione sulle politiche da adottare per contrastare la criminalità e migliorare la qualità della vita delle persone e dei territori interessati.