Tre donne di Sapri sono state accusate di deposito incondizionato di rifiuti, anche pericolosi, e di non aver comunicato alla Questura i nomi degli ospiti delle strutture ricettive. Questa infrazione è stata scoperta grazie a un servizio di controllo dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Durante il controllo delle unità abitative, è emerso che mancava una certificazione antincendio valida.

In un’area di oltre 3000 mq è stato scoperto un vero e proprio villaggio turistico con case, spazi comuni e servizi. Tuttavia, secondo le accuse, il villaggio non rispettava le disposizioni richieste per svolgere l’attività ricettiva.

All’interno delle strutture ricettive sono state trovate 67 persone, nessuna delle quali era stata registrata presso la Questura, violando le regole.

Nel terreno circostante è stata individuata una discarica di rifiuti, compresi materiali pericolosi.

L’azienda sanitaria ha scoperto tracce di amianto in alcune delle sedici strutture dell’area, il che ha portato all’emissione di un’ordinanza sindacale per affrontare la situazione correttamente.

Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per determinare se il villaggio turistico aveva ottenuto le necessarie autorizzazioni per svolgere l’attività ricettiva, mettendo in luce una serie di irregolarità da affrontare.

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