Un barista trentenne, Alessandro Impagnatiello, è stato arrestato per l’omicidio della sua compagna incinta di sette mesi, Giulia Tramontano, e del loro bambino non ancora nato. Le indagini hanno rivelato che Impagnatiello potrebbe aver pianificato di porre fine alla vita di Giulia già durante l’inverno scorso. Dalle prove raccolte, sembra che Giulia si sia sentita male dopo aver consumato una bevanda calda e che, qualche ora dopo, Impagnatiello abbia eseguito una ricerca online sul veleno per topi associato alle bevande calde. Le ipotesi degli investigatori suggeriscono che Impagnatiello volesse eliminare sia la compagna che il bambino, considerandolo un ostacolo per la sua nuova relazione. La procura sta indagando sulla possibilità che altre persone abbiano partecipato all’occultamento del cadavere di Giulia, trovando un singolo capello sotto il cellophane utilizzato per avvolgerlo. Saranno condotte ulteriori analisi per determinare la compatibilità del DNA con quello di Giulia o dell’assassino. Inoltre, si cercherà di stabilire l’istante esatto della morte di Giulia per determinare l’eventuale aggravante della crudeltà. Il rapporto conclusivo dell’indagine, atteso per settembre, sarà fondamentale per chiarire questi aspetti e stabilire le circostanze aggravanti, inclusa la premeditazione.