Un ragazzo con disabilità è stato vittima di bullismo e spogliato dai suoi coetanei ad Agropoli, causando rabbia e indignazione. I carabinieri locali, sotto il comando del capitano Giuseppe Colella, stanno attualmente identificando i bulli coinvolti in questo brutto episodio. Tutto è accaduto durante la notte tra venerdì e sabato in un’area vicino al palazzo comunale, nel centro della città. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di adolescenti ha circondato il ragazzo con disabilità. Oltre a essere stato picchiato, i bulli gli hanno anche abbassato i pantaloni e la biancheria intima. A causa della paura e dello shock, il giovane ha avuto una crisi epilettica ed è stato soccorso dai paramedici del 118, chiamati da alcuni passanti che lo hanno trovato a terra. I carabinieri stanno indagando su questo brutto episodio e stanno raccogliendo tutte le prove necessarie per identificare i bulli e procedere legalmente contro di loro.
Questo episodio è stato considerato “di una gravità inaudita” e ha suscitato rabbia e indignazione. Anche Raffaele Pesce, membro dell’opposizione, ha espresso una forte preoccupazione, sottolineando che “la dimensione del bullismo sembra essere cambiata, evolvendo verso atti di aggressione e scherno verso individui più vulnerabili. La gravità della situazione non può essere sottovalutata. È imperativo adottare misure preventive e interventi incisivi per affrontare questo allarmante fenomeno. Le famiglie, il sistema educativo, le istituzioni, i servizi sociali e le forze dell’ordine, così come il sistema giudiziario, devono unire le forze per contrastare questa ondata di atti criminali”. Pesce ha concluso affermando che questi non sono scherzi, ma “azioni criminali che richiedono una giusta punizione”.
Negli ultimi giorni ad Agropoli si sono verificati altri episodi di violenza. Lungo il fiume Testene, un gruppo di ragazzi ha lanciato pietre dal ponte, causando la tragica morte di un volatile indifeso. La scena è stata ripresa da una telecamera. Gerardo Scotti, responsabile del progetto di tutela lungo il corso d’acqua, ha denunciato: “Mi hanno chiamato perché un gruppo di ragazzini eccitati stava lanciando sassi ai paperotti. Hanno colpito uno e, nonostante le urla provenienti dagli edifici che si affacciavano sul Testene, hanno continuato finché l’animale è morto. Sono scappati e sono tornati, ridendo ed eccitati, per assicurarsi che il lavoro fosse stato fatto bene, e poi sono scappati di nuovo ridendo”.
Questi episodi di violenza richiedono un’azione immediata da parte delle autorità e della comunità per prevenire futuri atti delinquenziali e proteggere gli individui vulnerabili. È fondamentale educare i giovani sul rispetto e sulla tolleranza, promuovendo una cultura di inclusione e solidarietà. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo combattere il bullismo e creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti.