Clemente Mastella, politico italiano e sindaco di Benevento, ha risposto all’appello del partito “Forza Italia” di dimostrare pietà nei confronti di chi vive in povertà, rinunciando a incassare un risarcimento danni a seguito di una sentenza di condanna per diffamazione su Facebook. Mastella ha espresso la sua sorpresa per l’etichetta di “dubbio gusto” attribuita alla frase che gli augurava di “fare la fine di Aldo Moro”, dopo essere stato definito “cafone contadino” e “mangiapane a tradimento sulle spalle dei cittadini”. Secondo l’ex sindaco, si tratta di un comportamento criminale che richiama anche una vicenda storica drammatica per l’Italia, come le Brigate Rosse, e auspica la morte di una persona. Mastella sottolinea che non bisogna minimizzare la condotta di coloro che alimentano l’odio online, causando danni alle persone. Ridurre tutto ciò ad un semplice “farsi prendere la mano” è irrispettoso nei confronti delle migliaia di vittime di questi reati nel paese. Inoltre, Mastella evidenzia che il cittadino condannato non si è mai scusato né ha mostrato pentimento, né prima né durante né dopo il processo. Di fronte a scuse sincere, l’ex sindaco avrebbe potuto ritirare la querela e rinunciare a ogni forma di risarcimento, ma ciò non è accaduto. Mastella conclude affermando che quando riceverà i 600 euro di risarcimento, li devolverà in beneficenza a persone che sono animate da sentimenti positivi e non incivili.