Un appello disperato è stato lanciato oggi dai genitori di una delle due cuginette vittime di abusi sessuali a Caivano. Chiedono aiuto allo Stato per poter cambiare città e dare un futuro migliore ai loro figli, lontano dalla pedofilia, dalla prostituzione e dalla criminalità. L’avvocato Angelo Pisani, che rappresenta i genitori, ha proposto che venga adottata una norma simile a quella per i pentiti di mafia, che permette loro di iniziare una nuova vita con un nuovo nome, un nuovo lavoro e una nuova casa.

Il tribunale civile dei Minorenni di Napoli ha disposto l’allontanamento delle bambine dai luoghi in cui sono avvenuti gli abusi. Attualmente si trovano in una casa famiglia, dove possono vedere i familiari in un ambiente protetto e sotto la supervisione di uno psicologo. Pisani sottolinea che, dieci anni dopo il caso di Fortuna Loffredo, nulla è cambiato a Parco Verde. I genitori vogliono seguire l’esempio di Mimma, la madre di Fortuna, che adesso vive altrove, lontano da quell’inferno. L’avvocato sostiene che lo Stato dovrebbe aiutare i bambini che rischiano la vita in queste periferie degradate, così come aiuta i pentiti di camorra.

Pisani afferma che la vera salvezza arriva quando i bambini vengono allontanati dal pericolo insieme alla loro famiglia, per non privarli dell’affetto dei propri cari. Sul fronte delle indagini, le procure dei Minorenni di Napoli e di Napoli Nord mantengono il massimo riserbo. Nelle denunce presentate due mesi fa, è stato indicato un branco composto da un adulto e da 4-5 minorenni. Attualmente sono in corso accertamenti per scoprire la verità e l’analisi dei cellulari sequestrati potrebbe fornire importanti contributi alle indagini.

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