Il lussuoso yacht Alalya, lungo 47 metri e consegnato nel 2005 dal cantiere Isa Yachts, è attualmente sotto sequestro a Salerno. Dopo aver trascorso l’estate in una crociera tra la Costa Azzurra e il Sud Italia, l’imbarcazione ha terminato la sua vacanza con un fermo giudiziario.
La ragione del sequestro risiede nel mancato pagamento di un conto di 150.000 euro all’azienda genovese specializzata in motori navali, che aveva eseguito il refit totale alla sala macchine prima della partenza dell’Alalya. L’azienda ha incaricato l’avvocato Tommaso Bertuccelli di presentare l’istanza di sequestro, che è stata accolta dal tribunale competente.
I lavori di refit erano stati eseguiti lo scorso maggio presso lo stabilimento di Viareggio sull’Alalya, uno yacht di proprietà della Alalya Holding Limited, con sede alle Isole Cayman e bandiera dell’isola polinesiana di Tuvalu. La società proprietaria, secondo l’avvocato Bertuccelli, ha pagato solo un piccolo acconto trascurando di saldare il conto totale di circa 150.000 euro. Durante la crociera, l’Alalya ha fatto tappa nella Costa Azzurra, a Marina di Stabia e infine a Marina degli Arechi sulla costa amalfitana, dove è stato fermato e sequestrato.
L’imbarcazione rimarrà qui in attesa dell’udienza con la controparte, fissata per il 31 agosto dal giudice Andrea Luce del Tribunale di Salerno. Il giudice ha ritenuto che il credito vantato dall’azienda viareggina è documentato da fattura e contratti, e ha disposto il sequestro conservativo dell’yacht per evitare una possibile partenza verso altre mete, anche estere.
L’Alalya, precedentemente noto come Lady Dahlia e Kiss, era di proprietà di Nasser Al-Khelaifi, imprenditore, dirigente sportivo e politico qatariota, presidente del Paris Saint Germain e dell’European Club Association, secondo il sito cronachemaceratesi.it nel 2020.
Fonte: www.superyacht24.it