Fuga del boss Cacciapuoti: indagato il coinvolgimento di due donne

Due donne e un complice potrebbero aver avuto un ruolo importante nella fuga del boss di Villaricca Luigi Cacciapuoti: una fuga lunga iniziata alla fine di febbraio, poco prima che la sua condanna a 15 anni di carcere diventasse definitiva, e terminata il 24 agosto scorso con l’arresto messo a segno dai carabinieri nella villetta di via Torre Magna 38, a Varcaturo.

Secondo le indagini, le due donne avrebbero fornito supporto logistico e aiutato il boss nel nascondersi per diversi mesi. Ora, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’intera dinamica dell’evasione e di capire quali fossero i ruoli effettivi delle due donne coinvolte.

La fuga di Cacciapuoti ha destato grande preoccupazione tra le forze dell’ordine, in quanto il boss è considerato uno dei criminali più pericolosi e influenti della zona. Ora, grazie all’operazione dei carabinieri, la sua latitanza è finalmente terminata e potrà essere scontata la sua condanna.

Le indagini continuano per individuare eventuali complici e per scoprire se ci siano altri membri dell’organizzazione criminale coinvolti nella fuga del boss. Sarà fondamentale anche comprendere come Cacciapuoti sia riuscito a rimanere nascosto per così tanto tempo, sfuggendo alle ricerche delle forze dell’ordine.

La lotta alla criminalità organizzata è una priorità per le autorità italiane e operazioni come questa dimostrano l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’uso di moderne tecnologie investigative. Solo attraverso un impegno costante e un lavoro sinergico si potrà contrastare efficacemente la presenza di criminali pericolosi come Luigi Cacciapuoti.

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