L’approccio al Servizio sanitario è spesso caotico e privo di regole, come se fosse una giungla. Questo è stato dimostrato dall’aggressione avvenuta all’ospedale San Paolo di Napoli, dove una guardia giurata è stata picchiata. Mercoledì scorso, intorno alle 14:30, mentre il pronto soccorso proseguiva la sua attività normale, improvvisamente le porte si sono aperte e un individuo è entrato urlando e chiedendo dove si trovasse il medico. Inoltre, ha lanciato una barella verso il medico di turno, mancandolo di poco. Questa persona pretendeva cure immediate per suo figlio che aveva una sospetta frattura al polso. Il padre esagitato e violento ha poi preso a pugni e schiaffi una guardia giurata intervenuta per sedare la situazione. Il caos si è diffuso e una signora in attesa ha avuto un attacco di panico. Le forze dell’ordine sono state chiamate e hanno identificato l’aggressore. Questo episodio rappresenta la 44esima aggressione al San Paolo nel 2023 (66 in totale tra Napoli 1 e Napoli 2 dall’inizio dell’anno), un fenomeno in crescita rispetto allo scorso anno. Secondo Manuel Ruggiero, medico del 118, è necessario aumentare la presenza delle forze dell’ordine in tutti i pronto soccorso pubblici e privati nelle zone più problematiche. Inoltre, è importante studiare nuove misure di contenimento e sanzioni amministrative come deterrente, oltre ad utilizzare tutti gli strumenti legali per limitare il contatto fisico tra pazienti e operatori sanitari. Tuttavia, il problema va oltre la presenza delle forze dell’ordine e richiede un cambiamento culturale che contrasti l’inciviltà e la violenza. Secondo Giuseppe Alviti, leader dell’associazione nazionale delle guardie particolari giurate, è necessario militarizzare tutti i pronto soccorso italiani per evitare tragedie. Il deputato Francesco Emilio Borrelli sottolinea l’importanza di adottare misure concrete come l’utilizzo di body-cam, porte blindate e videocamere. Inoltre, propone la presenza fissa di polizia o militari in tutte le strutture sanitarie più importanti, come promesso in precedenza. Borrelli suggerisce anche l’istituzione di un registro delle mancate aggressioni per prevenire e monitorare questi episodi di violenza. Tra gli ultimi episodi, si segnala un tossicodipendente al Cardarelli che ha causato problemi al pronto soccorso dopo essere stato rifiutato per il ricovero. Inoltre, un equipaggio del 118 è stato minacciato da un automobilista che aveva parcheggiato in modo da ostacolare il passaggio dei mezzi di soccorso vicino all’ospedale Vecchio Pellegrini. Questi episodi dimostrano la necessità di trovare soluzioni a problemi come il parcheggio selvaggio che spesso causa ritardi nei soccorsi e può portare ad aggressioni. L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha richiesto un incontro con il sindaco di Napoli per affrontare questo problema. È importante prendere provvedimenti concreti per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e migliorare l’efficienza dei servizi di emergenza.

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