L’abusivismo edilizio, il deficit di depurazione e l’inquinamento, l’assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità sono solo alcune delle problematiche ambientali che affliggono la regione Campania. Nel corso del 2022, sono stati accertati ben 11.031 reati ambientali lungo le coste, includendo sia i reati penali che quelli amministrativi. I reati penali sono stati 3345, mentre quelli amministrativi sono stati 7686, con una media di 23 reati per chilometro di costa. In totale, sono state denunciate e arrestate 3154 persone e sono stati effettuati 819 sequestri.

Legambiente ha presentato il rapporto Mare Monstrum 2023, che raccoglie i dati e i numeri del 2022 riguardanti le violazioni delle leggi che tutelano mari e coste. Dal report emerge che il principale illecito ambientale è stato il ciclo illegale del cemento, che rappresenta il 36% dei reati penali e amministrativi. Questo fenomeno comprende occupazioni di demanio marittimo, cave illegali, illeciti negli appalti per opere pubbliche e abusivismo edilizio. Sono stati registrati 3978 reati, 1827 persone denunciate e arrestate e 283 sequestri.

Altri fenomeni di illegalità riguardano la mala-depurazione, lo smaltimento dei rifiuti e la pesca di frodo. Legambiente li classifica sotto la voce “mare inquinato”, con un totale di 2518 illeciti, 498 sequestri e 989 persone denunciate e arrestate. È importante sottolineare che tredici anni fa è stato ucciso Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, che era sempre stato impegnato nella lotta contro l’illegalità e le speculazioni. Il suo esempio dovrebbe essere un punto di riferimento per combattere queste problematiche.

La presidente regionale di Legambiente, Mariateresa Imparato, sottolinea l’importanza che anche le realtà territoriali si impegnino nella lotta contro le illegalità, insieme alle istituzioni. Legambiente ha svolto attività di monitoraggio e volontariato lungo la costa campana, dal Cilento alla costiera sorrentina, dal Castel Volturno alle isole. Tuttavia, è necessario un impegno più significativo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dai comuni alle Regioni, dal parlamento al governo.

In conclusione, la situazione ambientale in Campania è preoccupante, con un elevato numero di reati ambientali lungo le coste. È necessario un impegno concreto per contrastare l’abusivismo edilizio, migliorare la depurazione, combattere l’inquinamento e proteggere il patrimonio ittico e la biodiversità. Soltanto con un’azione coordinata delle istituzioni e della società civile si potranno ottenere risultati concreti per preservare il mare e le coste della regione.

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