“Acqua del Biferno sprecata e discariche abusive: le accuse di Altra Benevento è possibile”

Gabriele Corona, del movimento “Altra Benevento è possibile”, ha sollevato una grave accusa nei confronti del Comune. Secondo Corona, l’acqua del fiume Biferno sarebbe stata sprecata per innaffiare le aiuole della zona alta della città, nonostante la carenza idrica che ha portato al razionamento dell’acqua nelle abitazioni. Inoltre, una semi discarica sarebbe stata spostata dalla strada pubblica in un terreno privato vicino al cimitero.

Corona fa riferimento ad un’aiuola situata tra via Meomartini e via Nenni, vicino alla chiesa dei Cappuccini, che sarebbe stata data in “affido” ad una ditta privata. In cambio della cura e manutenzione dell’aiuola, la ditta avrebbe ottenuto il permesso di installare cartelli pubblicitari senza pagare la relativa tassa. Tuttavia, l’acqua utilizzata per l’irrigazione e l’impianto di innaffiamento sarebbero di proprietà del Comune di Benevento e utilizzati dalla Gesesa. Ciò solleva il dubbio se la ditta privata paghi l’acqua utilizzata o se il costo rimanga a carico dei cittadini.

Secondo Corona, molte altre aiuole della città sono date in “affido” a privati in cambio di pubblicità non pagata, ma le condizioni di manutenzione e l’utilizzo dell’acqua pubblica variano. In alcuni casi, non esiste nemmeno un impianto di innaffiamento pubblico, mentre in altri ci sono cartelli pubblicitari così grandi da ostacolare la visuale degli automobilisti negli incroci.

Corona sollecita una verifica sullo stato delle aiuole e sugli incassi mancati per la tassa di pubblicità non pagata, da parte della commissione consiliare Verde pubblico. Fa notare che le sedute di questa commissione durano in media meno di un’ora, ma costano più di 500 euro ciascuna. Inoltre, chiede un’indagine sul settore Verde pubblico e sulla pulizia delle aree pubbliche, appaltata a ditte private.

Un caso emblematico è quello avvenuto di recente davanti al cimitero comunale, dove una pala meccanica ha trasportato oltre la scarpata, su un terreno privato, una tonnellata di rifiuti di ogni genere. Questo dimostra, secondo Corona, che il sindaco ordina ai proprietari di terreni privati di mantenere pulite le loro aree, ma poi la ditta incaricata dal Comune sposta i rifiuti dalle strade pubbliche ai terreni privati.

È necessario fare chiarezza su queste accuse e verificare la gestione delle aiuole, i pagamenti delle tasse di pubblicità e la pulizia delle aree pubbliche. È compito delle istituzioni locali garantire la corretta gestione dei servizi pubblici e il rispetto delle norme ambientali.

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