Avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti del chirurgo bariatrico Stefano Cristiano, accusato di lesioni colpose gravissime e falso ai danni di Angela Iannotta e del defunto Francesco Di Vilio, entrambi residenti a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Il fascicolo è stato consegnato al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta del procuratore della Repubblica Pierpaolo Bruni e del pubblico ministero Valentina Santoro, che dovrà fissare al più presto l’udienza preliminare per il medico originario di Siderno, ma residente a Napoli. Nel frattempo, Cristiano è stato sospeso dall’esercizio della professione sanitaria per 12 mesi.
La posizione della Clinica Villa del Sole, dove sono stati eseguiti entrambi gli interventi chirurgici (chirurgia bariatrica per Iannotta e chirurgia generale per Di Vilio), è ancora incerta. La struttura non dispone di un’unità di terapia intensiva e entrambi i pazienti hanno contratto una setticemia.
È importante sottolineare che il dottor Cristiano è già sotto processo presso il Tribunale di Nola per un altro caso di presunta malasanità legato alla morte di Nicola Arcella, un giovane di 29 anni. Il processo è ormai alle battute finali e i familiari di Arcella si sono costituiti parte civile con l’avvocato Fernando Pellino.
Francesco Di Vilio è deceduto il 1 gennaio 2022 presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, mentre Angela Iannotta è tornata a casa con gravi conseguenze psico-fisiche dopo oltre sei mesi di ricovero negli ospedali di Caserta e al Policlinico di Napoli. La Iannotta ha subito tre interventi salvavita, l’ultimo dei quali eseguito dal rinomato chirurgo italiano Franco Corcione il 13 giugno 2022.
Angela Iannotta aveva consultato il dottor Cristiano per perdere peso, mentre Di Vilio aveva un carcinoma allo stomaco. Il medico ha eseguito il bypass gastrico su entrambi i pazienti presso la Clinica del Sole di Caserta, una struttura privata convenzionata che è anch’essa oggetto di accertamenti per quanto riguarda il rispetto delle norme per eseguire interventi così invasivi come quelli effettuati da Cristiano.
In entrambi i casi, i pazienti hanno sviluppato una setticemia, secondo quanto affermato dalla Procura e dagli avvocati. Dopo gli interventi di Cristiano, Di Vilio è stato trasferito al Cardarelli, dove è morto in condizioni atroci, mentre Iannotta è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Caserta, dove è stata salvata, ma alcuni organi interni sono rimasti irrimediabilmente compromessi.