Un comunicatore per un bambino autistico rubato a Salerno

Il 5 luglio scorso, da una panchina sul lungomare Trieste di Salerno, è stato rubato un comunicatore utilizzato da Mario, un bambino di nove anni affetto da sindrome autistica non verbale. Il dispositivo, un Dialog DPAD completo di cover arancione, era di fondamentale importanza per il bambino, in quanto gli permetteva di comunicare nonostante la sua incapacità di parlare.

La situazione è particolarmente complicata, poiché il recupero del dispositivo richiede la partecipazione a un bando per la riassegnazione del dispositivo, il cui processo è notoriamente lungo e imprevedibile. Questo causa un notevole disagio per il bambino, poiché il comunicatore sostituiva la sua voce e le immagini cartacee utilizzate al momento non sono in grado di fornire la stessa efficacia, velocità e caratteristiche del dispositivo originale.

LIRATV ha intervistato Nicola Rega, padre di Mario, per approfondire la situazione. La famiglia spera che il comunicatore possa essere restituito al più presto, in modo da ridare al bambino la possibilità di comunicare efficacemente con gli altri. La vicenda ha suscitato indignazione e preoccupazione nella comunità locale, che si sta mobilitando per aiutare la famiglia a recuperare il dispositivo.

È importante sottolineare l’importanza di questi dispositivi per i bambini autistici non verbali, che spesso hanno difficoltà a comunicare con il mondo esterno. La tecnologia può svolgere un ruolo fondamentale nel favorire la comunicazione e l’inclusione di questi bambini, e rubare un dispositivo di questo tipo rappresenta un grave danno per il loro benessere e sviluppo.

Speriamo che il comunicatore venga restituito al più presto a Mario, in modo da permettergli di recuperare la sua voce e continuare a svilupparsi al meglio delle sue possibilità. La comunità di Salerno si unisce alla famiglia nella speranza di una soluzione rapida e positiva a questa triste vicenda.

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