Nuovi vertici per la Casa circondariale di Avellino. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe ha annunciato che il direttore generale del personale, Massimo Parisi, ha deciso di affidare temporaneamente la gestione dell’istituto alla dirigente penitenziaria Rita Romano, già direttrice a Salerno, e il comando del Reparto di Polizia Penitenziaria alla prima dirigente del Corpo Stefania Cucciniello, già comandante a S. Maria Capua Vetere. Secondo il SAPPE, questo cambio di vertici è un segnale positivo che mira a ripristinare la serenità nel carcere di Avellino, che sembrava essere andata persa da qualche tempo.

Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, afferma che da tempo il sindacato ha evidenziato due caratteristiche che sono alla base della crisi del sistema penitenziario irpino: il sovraffollamento della popolazione detenuta e le carenze di personale della Polizia Penitenziaria. Questi due fattori sono inversamente proporzionali e difficili da contrastare, ma devono essere affrontati con fermezza e senso di responsabilità. Inoltre, il numero elevato di eventi critici commessi dai detenuti indica un disagio significativo. Pertanto, la decisione del DAP sui nuovi vertici della Casa circondariale di Avellino va nella giusta direzione.

È importante che vengano prese misure per risolvere i problemi del sovraffollamento e della carenza di personale nel carcere di Avellino. Questi fattori possono influire negativamente sulla gestione della struttura e sulla sicurezza dei detenuti e del personale. È necessario garantire un ambiente sicuro e sereno all’interno del carcere, al fine di favorire il reinserimento sociale dei detenuti e garantire il rispetto dei loro diritti umani.

Speriamo che i nuovi vertici della Casa circondariale di Avellino possano affrontare con determinazione e competenza questi problemi, lavorando in collaborazione con il SAPPE e le altre istituzioni coinvolte. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile migliorare la situazione e garantire un sistema penitenziario efficiente e rispettoso dei diritti di tutti coloro che vi sono coinvolti.

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