L’EAV è certa: “Il direttore operativo di cantiere evidenzia che il crollo è avvenuto in una zona ben distante dagli imbocchi”. Scala(SI): “Fermatevi. Prima che accada l’irreparabile”.

La frana che ha interessato la collina di Varano a Castellammare non è correlata ai lavori in corso per il raddoppio della linea ferroviaria. Questo è stato specificato dall’EAV attraverso una nota stampa diffusa pochi minuti fa. A confermare ciò è stato il direttore operativo di cantiere che ha evidenziato che il crollo è avvenuto in una zona ben distante dagli imbocchi (nord e sud) della nuova galleria e che i lavori di consolidamento sono stati completati su entrambi i fronti. Anche la soprintendenza, tramite il consulente, conferma che, dopo un sopralluogo con i tecnici del Parco Archeologico e del Comune di Castellammare, si è constatato che si tratta di fenomeni di crollo e scivolamento dal costone già interessato da dissesti simili avvenuti e messi in sicurezza dal Parco Archeologico nel gennaio 2021, attraverso interventi di somma urgenza con la realizzazione di paratie metalliche di contenimento. Queste ricorrenti fenomenologie possono essere attribuite all’assetto geomorfologico complessivo e alla presenza di grandi alberi al limite della scarpata, inclinati/sospesi verso valle. I lavori in corso per la galleria di Castellammare, quindi, non hanno interferito con quanto accaduto. Attualmente gli enti preposti stanno lavorando per ulteriori interventi di emergenza per garantire la sicurezza.

“È la terza frana. La terza da quando hanno iniziato i lavori dell’inutile tunnel di Varano”, afferma invece Tonino Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana. “Tutto era già scritto, visto che nella relazione era chiaro che si trattava di un costone a rischio frane. In precedenza c’erano già stati smottamenti e una colata di fango che ha raggiunto le abitazioni. Nonostante ciò, si è deciso di realizzare un’opera inutile in un’area archeologica a rischio idrogeologico. Mai, però, si erano verificate frane con questa frequenza. Fermatevi. Prima che accada l’irreparabile. Continuo a chiedermi a chi giova questa opera inutile e dannosa”.

Nel frattempo, la chiusura della strada del Viale Europa interessata dalla frana ha causato ingorghi nelle zone circostanti, con il traffico proveniente da Gragnano, in particolare, deviato verso via Marconi.

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