Risultati del monitoraggio dopo l’incendio di un’azienda di rifiuti a Pastorano

Sono stati resi disponibili i risultati del primo ciclo di campionamento eseguito dall’Arpac dopo l’incendio scoppiato in un’azienda di rifiuti a Pastorano. Il campionamento è stato effettuato per circa 24 ore nei giorni 4 e 5 settembre al fine di verificare la presenza di diossine e furani dispersi in atmosfera a causa dell’incendio avvenuto il 3 settembre.

L’incendio ha coinvolto un impianto di gestione di rifiuti non pericolosi, in particolare rifiuti in plastica e gomma e rifiuti derivanti dal trattamento meccanico dei rifiuti stessi. A causa dell’intensità del vento presente durante il campionamento, sono stati installati due campionatori ad alto volume a circa 200 metri dal luogo dell’incendio, uno nella direzione prevalente del vento (sottovento) e uno nella direzione opposta (sopravento).

I risultati mostrano una concentrazione di diossine e furani di 61 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per metro cubo in termini di tossicità totale equivalente) nel campionatore sottovento, mentre nel campionatore sopravento i valori sono inferiori alla soglia di quantificazione della metodica utilizzata. Durante il periodo di campionamento indicato, si osservano concentrazioni sensibilmente superiori ai valori di riferimento comunemente utilizzati nel punto di campionamento sottovento, che sono mediamente intorno a 0,1 pg/m3 secondo le Linee guida dell’Oms sulla qualità dell’aria. Il valore di riferimento proposto dalla comunità scientifica è di 0,15 pg/Nm3 I-TEQ secondo il LAI-Germania.

Il monitoraggio continua al fine di verificare l’andamento delle concentrazioni di questi microinquinanti nel tempo. Vicino al luogo dell’incendio è stato attivato un laboratorio per misurare le concentrazioni orarie di polveri sottili PM10 e PM2.5, monossido di carbonio, ozono, benzene, toluene, xilene e ossidi di azoto. Le misurazioni del benzene mostrano i seguenti picchi nelle medie orarie: il 5 settembre alle 22: 17,91 µg/m3, il 6 settembre alle 2: 11,08 µg/m3 e il 6 settembre alle 3: 7,31 µg/m3. Questi valori, che possono essere collegati all’incendio, superano significativamente il limite di legge di 5 µg/m3, anche se tale limite è espresso come media annua e quindi non applicabile al caso specifico dal punto di vista normativo.

Sono stati registrati anche picchi nelle concentrazioni medie orarie di particolato superiori al limite di legge espresso come media giornaliera di 50 µg/m3. Tuttavia, per la mattina del 6 settembre, considerando i dati sulla direzione del vento, questi picchi non sembrano essere collegati all’incendio. Il 5 settembre alle 23 si è registrato un valore di PM10 di 115 µg/m3 e di PM2.5 di 99,5 µg/m3, mentre il 6 settembre alle 6 si è registrato un valore di PM10 di 77 µg/m3 e alle 7 un valore di PM10 di 127 µg/m3. In ogni caso, nel giorno 6 settembre, per il quale sono disponibili dati completi per le 24 ore, non sono stati superati i limiti di legge per gli inquinanti monitorati dal laboratorio mobile.

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