La procuratrice Patrizia Imperato ha espresso la sua opinione sulla situazione dei minori nel sistema giudiziario italiano, sottolineando la necessità di adottare misure più severe per contrastare la criminalità giovanile. Secondo Imperato, le norme attuali sono ormai obsolete rispetto alla realtà attuale dei minori.

Imperato critica in particolare l’approccio “buonista” che viene spesso adottato nei confronti dei minori autori di reati come la detenzione di coltelli e il piccolo spaccio. Queste misure blande, secondo la procuratrice, hanno permesso ai clan criminali di sfruttare i minori senza scrupoli.

Tuttavia, secondo Imperato, un semplice “giro di vite” non è sufficiente. È necessario che lo Stato si faccia carico dei disagi dei ragazzi, mettendo in campo misure di prevenzione più efficaci. La lotta alla dispersione scolastica è una delle priorità indicate dalla procuratrice.

Imperato sottolinea anche l’importanza di non abbassare l’età della punibilità, poiché non si può trattare un minore come un adulto e nemmeno condannare un quattordicenne all’ergastolo. È necessario trovare un equilibrio tra la protezione dei minori e la giustizia nei confronti dei reati commessi.

In conclusione, la posizione di Patrizia Imperato è chiara: è necessario adottare misure più severe per contrastare la criminalità giovanile, ma senza dimenticare l’importanza della prevenzione e della tutela dei minori.

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