Grave episodio di violenza nella Casa Circondariale di Ariano Irpino

Nella giornata di ieri si è verificato un gravissimo episodio nella Casa Circondariale di Ariano Irpino. Un agente di polizia penitenziaria è stato violentemente aggredito da due detenuti, ubicati nel reparto infermeria del Vecchio Padiglione. I detenuti hanno colpito l’agente al volto e, una volta a terra, hanno continuato a colpirlo con calci al corpo.

L’agente, che era anche responsabile della rotonda che permette l’accesso ai vari reparti, è riuscito a lanciare le chiavi fuori dalla sezione infermeria, permettendo così agli operatori sanitari di dare l’allarme e consentire l’accesso al personale di supporto. Due agenti intervenuti per ripristinare l’ordine sono stati minacciati e colpiti dai detenuti, riportando delle contusioni.

L’agente aggredito è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso, dove ha trascorso la notte in osservazione. Il gesto dei detenuti sembra essere stato motivato dalla richiesta di essere trasferiti dall’Istituto Arianese. È preoccupante che questa aggressione sia stata perpetrata contro il personale della polizia penitenziaria, che è facilmente bersaglio e non dispone di strumenti per proteggere la propria incolumità.

Questa vicenda rappresenta l’escalation di ciò che l’Organizzazione Sindacale denuncia da tempo. È necessario che le segreterie regionali e nazionali si attivino a livello centrale per affrontare questa situazione. Le carceri campane sono luoghi di violenza e le criticità sono sempre più numerose e drammatiche. Il personale di polizia penitenziaria continua a scarseggiare e l’amministrazione non adotta azioni volte alla loro tutela.

Esprimiamo la nostra totale solidarietà al collega vittima di questo aberrante episodio e auguriamo una pronta guarigione. Ringraziamo gli operatori sanitari per il soccorso prestato, la Direzione, il Comandante e tutti gli agenti di polizia penitenziaria che si sono recati nuovamente in servizio dimostrando la propria vicinanza ai colleghi e un lodevole senso di abnegazione. È inaccettabile che il personale penitenziario debba vivere nell’angoscia, nell’impotenza e nell’abbandono. È necessario adottare misure urgenti per garantire la sicurezza di tutti coloro che lavorano nelle carceri.

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