La morte di don Maurizio Granara, parroco a Lago Patria, ha causato grande sgomento. I messaggi per ricordare il prete, vittima di un incidente stradale, descrivono un uomo di chiesa sempre vicino ai più deboli. Il vescovo della diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, ha sottolineato la sua grande carità e disponibilità verso chi aveva bisogno. Don Maurizio era sempre presente e disponibile per coloro che si trovavano in difficoltà. Non giudicava mai e andava sempre incontro alle necessità degli altri, anche in modo imprudente, ma con una grande attenzione per la vita delle persone. Arrivato in provincia di Caserta negli anni Settanta, don Maurizio ha insegnato a lungo in diverse scuole e si è impegnato nell’accoglienza dei primi migranti. Durante gli anni ’90, ha cercato di trasformare le case rurali abbandonate in luoghi di accoglienza per i braccianti vittime del caporalato. Questo impegno ha coinvolto molti giovani all’interno della Forania di Casal di Principe. Don Maurizio era sempre presente sul territorio, aiutando i ragazzi che lavoravano nei campi a trovare sistemazione e cibo. Era un precursore di quella chiesa che scende in strada, vicino agli ultimi. Non si tirava mai indietro quando i ragazzi in difficoltà gli chiedevano soldi per mangiare. Nel suo passato, c’è un brutto episodio di aggressione da parte di un giovane tossicodipendente arrestato per estorsione nei suoi confronti. I funerali si svolgeranno nel santuario “Mia Madonna mia salvezza” di San Cipriano d’Aversa.

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