Il pericolo di crolli allo Sferisterio di Fuorigrotta a Napoli ha attirato l’attenzione dopo gli ultimi eventi sismici. Dopo le scosse della scorsa settimana, infatti, alcuni mattoni di tufo si sono staccati dalla parete perimetrale della struttura che si affaccia su via Giulio Cesare.

Lo Sferisterio è abbandonato da anni e il degrado è evidente. All’interno si trovano solo calcinacci, spazzatura e topi. Nel 1999, la Sovrintendenza per i beni culturali ed artistici di Napoli ha posto la struttura sotto tutela, vietando qualsiasi modifica di destinazione d’uso.

Nel 2002 è stato presentato l’ultimo progetto di recupero, che prevedeva una ristrutturazione su tre piani con un cinema, una ludoteca e un centro commerciale. Tuttavia, è nata una controversia con la Soprintendenza che ha impedito il cambio di destinazione d’uso diversa da quella originale per competizioni sportive.

I residenti sono molto preoccupati per la situazione, che potrebbe peggiorare da un momento all’altro. Inoltre, i calcinacci potrebbero colpire le auto che transitano quotidianamente lungo quella strada. Molti si sono rivolti al deputato Francesco Emilio Borrelli per lanciare l’allarme.

Borrelli commenta: “È incredibile come la burocrazia lenta, macchinosa e complicata, insieme all’indifferenza, blocchi qualsiasi tipo di intervento per il recupero e la messa in sicurezza di una struttura che mostra evidenti segni di cedimento. Oltre al pericolo per la sicurezza delle persone e degli edifici circostanti, bisogna considerare che un crollo causerebbe il caos totale, bloccando l’accesso alla Galleria Laziale che collega via Giulio Cesare a Mergellina. La Sovrintendenza deve intervenire immediatamente e trovare una soluzione.”

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