CAIVANO. Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha deciso di visitare da solo il Parco Verde di Caivano questo pomeriggio. Lo stesso governatore ha reso noto l’evento attraverso un video pubblicato sui social. Nel video, De Luca afferma: “Venire da solo a prendere un caffè a Caivano ha un sapore fantastico”. Durante la mattinata, De Luca ha commentato gli ultimi avvenimenti spiegando che “dobbiamo rispondere con la ragione innanzitutto. Mi sono permesso di dire che i blitz servono a poco, è molto più utile raddoppiare gli organici dei carabinieri a Caivano. Abbiamo 120 unità nella compagnia, ma operano su quattro comuni, non solo Caivano. La prima cosa da fare è raddoppiare o triplicare le forze dell’ordine presenti sul territorio in modo permanente”.
DON PATRICIELLO A NAPOLI. Durante l’incontro “Insicurezza e illegalità. Mo’ basta” tenutosi nella sala del Consiglio comunale di Napoli, don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, ha espresso il suo pensiero sugli spari avvenuti di recente. Egli ha dichiarato: “Non ho una interpretazione esatta sugli spari. Penso che possano essere il risultato di una lotta tra clan che, in questo momento in cui i capi sono in galera, si stanno spartendo il territorio. Se è così, dimostra tutta la loro debolezza sul territorio. Una persona intelligente, una persona normale, non avrebbe mai compiuto una sparatoria in un parco pubblico in questi giorni, poiché siamo sotto i riflettori di tutta l’Italia, del governo, del parlamento e del presidente della Repubblica. Questo dimostra che sono stupidi e che si trovano in grossa difficoltà. Non è un segnale di forza, ma un segnale di grande debolezza. Tuttavia, potrebbe anche essere una sfida allo Stato, le due possibilità non si escludono a vicenda”.
DROGA. Don Patriciello ha poi parlato del problema della droga a Caivano, affermando: “Gli spari avvenuti l’altra notte devono essere interpretati. Dobbiamo capire se si tratta di una lotta tra clan o se è stata causata dalla dannata droga. È importante sottolineare che il Parco Verde è diventato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e sono i napoletani professionisti, quelli con la cravatta e la camicia, a venire qui a comprarla, quelli che poi vengono chiamati dottori”. Inoltre, il parroco ha aggiunto: “Anche se guardiamo agli ultimi due morti per overdose, vediamo che uno era di Cicciano e l’altro di Maddaloni, nessuno di Caivano”.
FORZE DELL’ORDINE. Don Patriciello ha affrontato anche il tema delle forze dell’ordine a Caivano, affermando: “Quando si parla delle forze dell’ordine, emergono sempre le solite polemiche. Arriva subito il professorone di turno che dice che non è sufficiente. Ma dobbiamo essere onesti fino al punto di farci male. Durante la sparatoria dell’altra notte, la gente era terrorizzata, le persone sui balconi si sono buttate a terra. In quel momento non serviva un maestro delle elementari, serviva la polizia e i carabinieri. Non ho mai creduto che carabinieri e polizia potessero risolvere tutti i problemi. Serve anche un esercito di maestri elementari, un esercito di assistenti sociali, lavoro e sport, ma, onestamente, ora servono anche le forze dell’ordine”.