Il piano di azione per contrastare la peste suina africana è stato recentemente condiviso dal Commissario Straordinario per l’emergenza, Angelo Caputo, sul sito del Ministero della Salute. Questo piano si propone di contenere la diffusione della malattia che ha portato alla dichiarazione di “zona rossa” in 17 Comuni del Salernitano.
Le azioni previste nel piano comprendono l’abbattimento di circa 38.000 cinghiali, di cui 26.000 nelle zone dei Comuni interessati dalla “zona rossa”. Questi abbattimenti saranno effettuati da squadre di cacciatori specializzati, utilizzando mezzi aerei e droni per garantire l’efficacia delle operazioni.
Inoltre, il piano prevede la creazione di recinzioni per proteggere gli allevamenti di suini, la disinfezione sistematica dei veicoli che entrano ed escono dalle “zone rosse” e un programma di sensibilizzazione della popolazione sui rischi legati alla peste suina africana.
Attualmente, i Comuni che rientrano nella “zona rossa” sono Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelluccio in Pittari, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Teggiano, Torraca, Tortorella, Valle dell’Angelo, Sanza e Montesano sulla Marcellana.
La peste suina africana è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce sia i suini domestici che quelli selvatici. Può causare la morte degli animali infetti e può essere trasmessa all’uomo attraverso il consumo di carne o prodotti derivati da animali infetti.
Il piano di interventi include l’abbattimento dei cinghiali, la protezione degli allevamenti di suini con recinzioni, la disinfezione dei veicoli e la sensibilizzazione della popolazione sui rischi e sulle misure preventive da adottare.
In Italia, la peste suina africana è stata identificata per la prima volta nel 2022 in un allevamento di suini in Piemonte. Da allora, si è diffusa in diverse altre regioni, tra cui la Campania.
Nel Salernitano, il primo caso di peste suina africana è stato confermato nel giugno del 2023, quando è stato trovato un cinghiale morto nel Comune di Buonabitacolo. Da allora, la malattia è stata riscontrata in altri 16 Comuni della provincia di Salerno.